Saline di Margherita di Savoia: Fai Cisl, attività antisindacale da parte della Società Atisale

“Come mai lo stallo aziendale nelle Saline di Margherita di Savoia? Come mai la situazione rischia di confondersi? E’ giunto il momento di far luce sulle Saline di Margherita di Savoia”. Le domande le pone la FAI Cisl di Foggia che interviene sul delicato momento vissuto dai lavoratori delle ‘Saline’ alle prese con un epocale passaggio di assetti societari. “Ci domandiamo se dietro alla vicenda ci siano interessi personali. Un dato di fatto è la situazione attuale che la Salina sta vivendo: Reparto Salina distrutto, impiantistica pericolosa per la sicurezza dei lavoratori, crisi ed indebitamento aziendale. La gente deve essere messa al corrente - afferma Nicola Russo, RSU Fai Cisl – A rischio c’è il futuro lavorativo di 115 lavoratori, oltre cento famiglie che diventano più di 500 se consideriamo l’indotto delle attività aziendali. Si sono inventate storie di orgoglio evitando di analizzare i problemi che hanno portato l’azienda nelle condizioni attuali. Basta con i falsi processi alle intenzioni - rimarca Russo - Come evidenziato da fonti certe e documentabili, l’unico modo che la Salina ha di salvarsi è quello dell’acquisizione da parte di un gruppo di imprenditori accreditati. Molti parlano del Gruppo Salins senza sottolineare che non ha licenziato nessuno e mai lo farà, che si tratta di un gruppo che sta crescendo in maniera esponenziale, che ha acquistato negli ultimi 2 anni aziende in Francia ed in Europa, tutte floride e tutte rinnovate. I loro prodotti sono venduti nei loro Paesi, in Europa e nel mondo perché si tratta di gruppo che fa registrare utili di quasi 300 milioni e dalla CIS si evidenziano bilanci che riportano, da 8 anni, profitti per oltre 2 milioni all’anno, con il puntuale pagamento di dipendenti e fornitori. Il Gruppo ha investito negli ultimi anni quasi 10 milioni per l’acquisizione di macchine e 2 milioni per rimodernare tutta la struttura. Ora perché aver paura di cambiare e restare in un gruppo in crisi e fortemente indebitato? Perché restare con chi non ha una strategia di mercato? Mi chiedo quale clientelismo distruttivo ci possa essere - conclude Nicola Russo - quali interessi sindacali e interessi imprenditoriali si fondono a danno di tutti i dipendenti e perché si raccontano menzogne con l’intendo di terrorizzare gli stessi dipendenti? Si aggiunga che dobbiamo denunciare l’attività antisindacale da parte della Società Atisale, perché l’Azienda non può partecipare ad un incontro sindacale convocato con una procedura che ha escluso una sigla sindacale, assembla tenuta da due soci e dall’amministratore delegato di Atisale S.p.a. Nelle note di stampa le RSU Flai-CGIL e Uila-UIL dichiarano il loro disinteresse da ogni attività imprenditoriale ed affermano di agire per il bene e gli interessi di tutti i dipendenti: sarà proprio così”?

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