Sicurezza sul lavoro e formazione: Antonio Castellucci sulle colonne della Gazzetta del Mezzogiorno

[Cisl Puglia]

È una puntuale analisi quella del Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Condividiamo i capisaldi trattati nel suo intervento per fermare la strage di sangue a cui assistiamo ogni giorno dell’anno. Più formazione ed una solida cultura del lavoro sono concetti assoluti assieme all’obiettivo, a nostro avviso, della buona occupazione. C’è poco da discutere, perché è chiaro che è l’inosservanza delle regole fondamentali in tanti cantieri e la mancanza di salvaguardia della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con il principio basilare della vita delle persone, a farci indignare ogni giorno per quanto succede tragicamente. La Cisl ha da sempre puntato la sua azione sindacale sul confronto costruttivo con le istituzioni e le imprese riguardo tali fenomeni, battendosi sempre per incentivare e migliorare la formazione e l’informazione delle lavoratrici e lavoratori sui migliori comportamenti da mettere in pratica per ridurre queste immani tragedie; come ha ricordato in queste ore il nostro leader, Luigi Sbarra, a seguito della catastrofe di Firenze, “è una ferita che sfregia il Paese che colpisce non solo le vittime e i loro familiari, ma lo stesso spirito della Costituzione”. Per questo la Cisl ha intrapreso una mobilitazione nazionale, su cui già ci stiamo organizzando in Puglia, con assemblee pubbliche e nelle fabbriche, negli uffici, nei cantieri e ovunque ci siano lavoratrici e lavoratori in produzione. Alle imprese, alle Istituzioni e agli Enti preposti ad ogni livello chiediamo di dare seguito al confronto con le parti sociali sulla salute e sicurezza per rispettare i contratti di lavoro con i dettami delle norme in materia, ma allo stesso tempo ad essere sempre più attenti per considerare gli investimenti sulla sicurezza non come un costo. Il solo cordoglio e la solidarietà alle famiglie non bastano più. Servono risposte con un piano d’intervento nazionale da declinare rigorosamente su ogni territorio. Per la Cisl la formazione, come ricordava anche il Direttore Mazza, ha un ruolo fondamentale e che noi definiamo “di salvavita” perché si prende cura della persona in quanto addetto al lavoro e finalizzata al bene comune e ad una etica sociale per gli imprenditori, intesa come pietra miliare della produzione ad ogni livello ed in ogni contesto lavorativo. Per la Cisl Puglia la formazione, partendo dalle scuole, è determinante perché ci rivolgiamo alle lavoratrici e ai lavoratori futuri, ecco perché abbiamo avviato da tempo con altre strutture Cisl e di categoria pugliesi e Inail, una campagna di formazione e informazione nelle scuole regionali, mettendo a disposizione dei ragazzi un cortometraggio di sensibilizzazione realizzato da Cisl e Inail regionali. Riteniamo che la formazione e l’informazione su queste emergenze non siano mai troppe, perché affrontano l’analisi di una maggiore conoscenza e consapevolezza della realtà, affinché lavoratrici e lavoratori sappiano leggere ed interpretare il loro stesso benessere contro sfide culturali ed insidie nell’azione di tutela sul lavoro. Ma nello stesso tempo occorre intervenire sulla carenza di ispettori e tecnici oltre ad inasprire le sanzioni per chi viola le norme in materia. In tutto questo ricordiamo che la Puglia, in rapporto agli occupati, alla data del 31 dicembre scorso, occupa purtroppo il quarto posto con 62 decessi, rispetto ai casi di morte sul lavoro per Regione in Italia, con l'esclusione degli infortuni in itinere.

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