Alenia: Fim e Uilm di Foggia, no ad una seconda linea di montaggio dello stabilizzatore 787 in un altro stabilimento
FIM - “Lo stabilimento Alenia di Foggia mantenga interamente i volumi produttivi dello stabilizzatore del Boeing 787”. E’ quanto ribadito, nell’attivo unitario di Fim Cisl e Uilm Uil di Foggia, a fronte della volontà espressa dall´Azienda di allestire una seconda linea di montaggio dello stabilizzatore in un altro stabilimento Alenia, scelta giustificata dall’azienda stessa con le problematiche poste da Boeing sui ritardi della consegna e della qualità dello stabilizzatore 787.
Alenia Aeronautica, al fine di dare certezze alla Boeing per non perdere l´attività dello stabilizzatore, ha garantito una seconda linea di montaggio da installare in un altro stabilimento Alenia, chiarendo che Foggia rimane il centro di eccellenza di carboresina e che la scelta della seconda linea è transitoria e solo di attività montaggio, mentre la fabbricazione e la verniciatura si faranno a Foggia.
Nonostante le rassicurazioni di Alenia, le segreterie territoriali Fim e Uilm ribadiscono il “no” alla scelta di allestire una seconda linea di montaggio dello stabilizzatore altrove. A tal proposito Fim e Uilm rilevano “di aver gestito contemporaneamente fermate di cassa integrazione ordinaria e fermate di chiusure collettive su alcuni programmi in calo, e ricorso all’utilizzo dello straordinario su altri programmi in ritardo. Per garantire interamente la produzione, ivi compreso il montaggio dello stabilizzatore, la Rsu Alenia ha anche sottoscritto un accordo sindacale su 18 turni settimanali, per far fronte al ritardo delle commesse e al mantenimento della stessa”.
Le segreterie di Fim e Uilm evidenziano le necessità di: quantificare gli investimenti sulla fabbricazione per ridurre il costo e migliorare la qualità; raddoppio degli scali di montaggio, postazione ecc.; efficientare il processo industriale, riorganizzando i cicli di produzione, intervenendo sulle inefficienze che sono la causa dei ritardi delle consegne del prodotto, per consentire la produzione delle serie previste per il 2011 e successive.
Per Fim e Uilm, “l´azienda deve dimostrare con fatti concreti di voler recuperare la fiducia di Boeing e rilanciare l´attività industriale di foggia, con un piano di investimenti sui programmi di sviluppo futuro, che siano chiari e tempestivi. L´obiettivo deve essere quello di valorizzare lo stabilimento di Capitanata, senza spostare il programma in altri siti con la giustificazione che il secondo scalo di montaggio è solo momentaneo e di riserva, e porre in essere tutte le condizioni per affrontare le future sfide produttive internazionali”.
Lavoratori e sindacato “continueranno e essere responsabili e a dare il proprio impegno, mantenendo alta l´attenzione e la determinazione per difendere il patrimonio industriale del nostro territorio”.