I sindacati confederali inviano una lettera aperta al Governatore Nichi Vendola
CISL PUGLIA - Signor Presidente,
con la costituzione della nuova giunta riteniamo ormai improcrastinabile la ripresa del confronto con una maggiore convinzione e determinazione.
La gravità della crisi economica, i riverberi che questa sta avendo su importanti settori del sistema produttivo pugliese e di conseguenza su lavoratori e pensionati, ci spinge a ribadire la richiesta di una sua maggiore attenzione per i problemi che da tempo denunciamo.
Come già evidenziatoLe nel corso dell’ultimo incontro del 17 aprile scorso, oltre all’azione, pur positiva, che sta caratterizzando il “governo dell’emergenza” pugliese, si rende necessaria una più generale e complessiva iniziativa politica che interessi strutturalmente il tessuto economico e produttivo tesa a salvaguardare l’occupazione esistente e che dia una prospettiva concreta all’allargamento della base occupazionale. Altrimenti anche ciò che oggi “resiste” entrerà in crisi.
Su questo terreno, siamo a confermarLe la necessità di un percorso che vada oltre il confronto con singoli assessorati, che superi la frammentarietà di interventi che, se non portati a definizione, rischiano di perdere ogni valenza utile alla soluzione dei problemi.
A distanza di mesi, pur avendo sottoscritto alcune promettenti intese, dobbiamo registrare che nessun passo in avanti si è fatto né nella qualità del dialogo, né in direzione degli impegni più urgenti che allora furono assunti, pur in presenza di un movimento sindacale pugliese che non solo non ha subito alcuna “Crisi” ma ha rafforzato la sua azione unitaria. Ravvisiamo, in particolare, uno stentato avvio dei distretti produttivi, anche per responsabilità delle imprese che forse avrebbero avuto bisogno di maggiore assistenza; un impegno disatteso dagli Istituti di Credito che nel gennaio di quest’anno avevano sottoscritto con la Regione Puglia un protocollo per facilitare il credito alle imprese ed alle famiglie; un mancato impulso alla cantierizzazione delle opere pubbliche che competono alla Regione ed agli Enti Locali, con la verifica dei ritardi e delle cause che mortificano il partenariato e che ancora bloccano gli investimenti nelle Aree Vaste; i ritardi nell’avvio di un progetto organico di messa a sistema dei pur apprezzabili intereventi a sostegno alle famiglie e dell’occupazione, a partire dal varo di un piano straordinario per il lavoro, da conciliare con specifiche politiche formative.
Così come sul fronte del servizio sanitario, appare grave l’atteggiamento dei direttori generali delle ASL rispetto ad una disarticolata ed inefficace gestione, priva del dialogo con le rappresentanze del territorio, atteso che sui PAL si è venuti meno a qualsivoglia concertazione, senza risolvere problemi atavici come i tempi delle prenotazioni specialistiche e senza politiche di contenimento reale dei costi inutili; il tutto in spregio alle prescrizioni che la stessa Regione ha indicato ed al costo che tutto ciò ha per l’intera comunità pugliese. Anche per le previste internalizzazioni del personale delle società che operano a supporto della sanità pugliese si prospetta un preoccupante scostamento dalla direttiva regionale da parte di qualche ASL, che addirittura appare orientata a procedere con nuovi bandi di gara, pur in costanza di un confronto aperto dalla Regione con il sindacato.
Siamo convinti che in Puglia, insieme agli innumerevoli argomenti che affollano la scena politica e non solo, debba esserci più spazio ed adeguata attenzione per le ragioni del lavoro e, soprattutto, debba prendere finalmente corpo un dialogo costante con le forze sociali, tale da proporsi quale modello politico di governo partecipato.
E’ questo che il sindacato pugliese Le chiede.
CGIL CISL UIL di Puglia pongono questa esigenza con forza e determinazione, anche alla luce del mandato ricevuto nel corso della riunione unitaria dei propri dirigenti regionali e territoriali tenuta a Bari il 26 giugno scorso, nel corso della quale è stata varata una “piattaforma” di proposte e rivendicazioni che, oltre che alla Regione, si rivolge, per le specifiche competenze, all’’intero quadro istituzionale pugliese e alle associazioni datoriali.
Voglia considerare questa nostra nota non solo come l’ennesima sollecitazione, ma come espressione del disagio di larghe fasce della società che lavora e produce, di cui il sindacato ne è espressione, e verso le quali la Regione Puglia deve tendere a far crescere la percezione di un’attenzione che siamo sicuri non manchi.
Ci aspettiamo che, attraverso un migliore e continuativo dialogo, Lei sappia riprendere il bandolo di un’azione che possa portare la Puglia fuori dalle secche della crisi e ritornare a livelli di crescita che fino al 2007 l’hanno portata a distinguersi positivamente sullo scenario meridionale e nazionale.
Nell’attesa d’incontrarLa, La salutiamo cordialmente.
I SEGRETARI GENERALI DI CGIL CISL UIL di Puglia
Forte Colecchia Pugliese