Pensionati della CISL di Foggia: dare aiuto a chi aiuta
FNP - “Una società di Capitanata sempre più in affanno sotto i colpi della crisi economica. Per questo, bisogna ‘dare aiuto a chi aiuta’, cioè ai pensionati che in molte famiglie si fanno carico delle difficoltà economiche di figli e nipoti”. E’ quanto emerso nel Consiglio Direttivo della Federazione Nazionale Pensionati (FNP) CISL di Capitanata, svoltosi a Foggia, al quale hanno partecipato: il segretario generale della FNP CISL di Foggia, Santo Calitri; il segretario generale della FNP di Puglia, Achille Tondo; ed il segretario generale della Cisl di Capitanata, Emilio Di Conza. I pensionati Cisl hanno discusso della “gravissima situazione economica, sociale e politica in cui versano il Paese, la Regione e la Capitanata”. Il dibattito si è soffermato sulla manovra economica: “Se è pur vero che una correzione del nostro debito era necessaria, per non cadere nella situazione di Grecia, Spagna e Portogallo – ha rilevato la segretaria territoriale, Michela Torres, nella relazione introduttiva a nome della segreteria FNP di Foggia – è altrettanto vero che le misure adottate non sono quelle del ‘buon padre di famiglia’. Infatti, il mancato aumento delle tasse è scaricato sugli Enti Locali, i quali, se vogliono mantenere i livelli minimi dei servizi socio-sanitari, tenteranno di elevare Irpef, Irap e ticket sanitari”. Nel Consiglio FNP, è stata denunciata la “solitudine degli anziani”, sui cui ricadono le difficoltà economiche ed occupazionali sempre più frequenti nelle famiglie, “i quali oltre a patire la perdita di valore d’acquisto della pensione, non ricevono un adeguamento salariale dal 1992. Per non parlare di quelli che hanno pensioni al minimo, che devono scegliere tra pagare l’affitto o comprare il pane”. Inoltre, la FNP CISL ha evidenziato la necessità di valorizzare le opportunità della Legge Regionale e del Piano Triennale 2009-2011 per le Politiche Sociali, fortemente volute dal sindacato. “Avvalendoci di tali leggi, come FNP CISL di Foggia – è stato evidenziato - unitamente alla UST CISL ed alle Unioni Comunali, siamo riusciti, con CGIL e UIL, ad ottenere i Piani Sociali di Zona, strumenti fondamentali se ben avviati in tutti gli ambiti territoriali. Dalle Amministrazioni più sensibili abbiamo ottenuto servizi per tutti, secondo livelli essenziali e priorità condivise, chiedendo – ha ricordato la FNP – un’integrazione di tutte le politiche per migliorare la tutela delle persone. Fondamentale è garantire un supporto diretto alle persone che garantiscono tutela in ambito domiciliare”. Secondo i pensionati della CISL, “i Comuni sono sempre più il luogo in cui può realizzarsi il riequilibrio del benessere delle persone, ambito nel quale i livelli essenziali dei servizi devono essere chiari ed ottenibili per le famiglie. I pensionati, i tanti non autosufficienti, attendono risposte concrete – afferma la FNP Cisl - che tocca al sindacato rivendicare sui territori nei confronti degli Enti Locali. Bisogna far sentire il morso dell’azione sindacale, affinché venga ascoltata la voce di coloro che hanno meno strumenti per farsi sentire. Per fare questo, non serve un sindacato del dire ma è indispensabile un sindacato del fare”.