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Difesa: il 23 luglio sit-in per sollecitare il pagamento del salario accessorio


Difesa: il 23 luglio sit-in per sollecitare il pagamento del salario accessorio

FP - Per sollecitare il pagamento del salario accessorio, con particolare riferimento alle risorse necessarie per garantire le progressioni economiche, il fus degli enti e le particolari posizioni di lavoro - soprattutto le indennità di turnazioni -, le OO.SS. CGIL FP, CISL FP, UIL PA hanno organizzato un’assemblea con sit-in di protesta dei lavoratori, e contestuale conferenza stampa, degli Enti della Difesa per venerdì 23 luglio 2010 dalle ore 09.00 alle ore 11.00, davanti alla sede della Prefettura di Taranto.
In riferimento agli sviluppi economici inspiegabili, infatti, appaiono i ritardi con cui gli enti centrali stanno predisponendo gli atti formali necessari per l’assegnazione delle risorse, rendendole per questo incerte.
Inoltre il mancato pagamento delle indennità per turnazioni, rischio, reperibilità nonchè del fondo di sede per la produttività 2009 e 2010, sta acuendo i disagi per i lavoratori interessati, per lo più monoreddito, che si vedono privati di una parte importante del salario mensile e per questo costretti a prostrarsi verso le banche, o a divenire facile preda di quella miriade di finanziarie, triste primato del territorio ionico, quando non dell’usura.
La circostanza poi che, a distanza di ben 7 mesi, alle prestazioni rese dai dipendenti non corrisponde la relativa retribuzione, svuota di interesse ogni spiegazione sullo stato del procedimento amministrativo di assegnazione delle risorse necessarie al pagamento
È evidente l’indignazione per la reiterata insensibilità dei vertici politici, in particolare il Ministero dell’Economia e Finanze e il Ministero della Difesa, ad affrontare il problema in argomento, ma lo è altrettanto la determinazione dei lavoratori nel voler ricorrere a legittime azioni sindacali, ivi compresa la sospensione delle prestazioni lavorative fra cui quelle che assicurano la sorveglianza dei comprensori, il rifornimento e l’assistenza delle unità navali, il funzionamento delle centrali elettriche e degli altri servizi.
Manifestiamo dunque il dissenso con la partecipazione attiva perché
I diritti non vanno in vacanza!

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