Polizia penitenziaria: Cisl e Fns Lecce; disagio gravissimo
FNS - La visita della CISL FNS, con la presenza del Segretario Generale Regionale Crescenzio LUMIERI, del Segretario Generale UST CISL di LECCE e dei Segretario Generale Provinciale Antonio PELLEGRINO, effettuata questa mattina, ha messo in evidenza il gravissimo disagio della Polizia Penitenziaria.
I provvedimenti parlamentari preannunciati dal Governo saranno del tutto insufficienti a risolvere i problemi emergenti dal pianeta carcere: la preannunciata depenalizzazione o i provvedimenti alternativi per tutti quei detenuti che devono scontare una pena fino ad un anno, produrranno un alleggerimento dell´attuale affollamento che ritornerà alla stessa situazione nell´arco temporale di sei mesi, massimo un anno.
Il Personale sta subendo una inefficienza del sistema paese: non si possono ridurre le carceri ad una situazione da "terzo mondo", mettendo a repentaglio la vita dei lavoratori che hanno la necessità di lavorare con le risorse necessario alla convivenza civile, nel massimo rispetto delle regole. Il sopralluogo ha riscontrato una situazione igienico-sanitaria precaria- con l´aggravio che alcune segnalazioni effettuate nelle precedenti visite della FNS CISL, non hanno trovato alcuna soluzione.
La carenza di Personale crea gravi disagi alla vita quotidiana dei poliziotti e alle loro famiglie. Le ore lavorative giornaliere superano i presupposti contrattuali, determinando stress che, aggiunto alle continue aggressioni subite, sta decimando il Personale. Basta verifìcare le assenze del personale per malattia e convalescenza pari a 136 unita percentuale in media più elevata, paragonandola ad altri Istituti della Regione. La descritta situazione è da ricercarsi nella gestione e nel mancato rispetto dei presupposti contrattuali legati all´accordo locale. I disagi dovuti ai tagli dei fondi creano invivibilità nella dimensione carceraria. Tale carenza si ripercuote sui Poliziotti, che subiscono in prima persona lo stato di malessere prodotto dalla carenza di fondi e dal grave affollamento esistente.