News       Pubblicata il

Alenia: Cgil, Cisl, Uil Brindisi; nei prossimi giorni valutare una mobilitazione contro questa pagina nera per il territorio


Alenia: Cgil, Cisl, Uil Brindisi; nei prossimi giorni valutare una mobilitazione contro questa pagina nera per il territorio

CISL BRINDISI - La vicenda Alenia Aeronautica di Brindisi registra l’ennesima pagina nera per questo territorio tra promesse non mantenute, confusione di ruoli, disimpegni e fughe di vario genere.
La nota dell’Amministratore Delegato di Alenia, dott. Giuseppe Giordo, che non esitiamo a definire arrogante ed intimidatoria, anche per le, seppure velate, “minacce” in essa contenute (i riferimenti agli altri stabilimenti Alenia in Puglia), denota l’assoluta mancanza di riguardo per questo territorio ed il totale disimpegno rispetto a solenni assicurazioni fornite a tutti i livelli istituzionali, Governo Nazionale, Regione, Provincia e Comune di Brindisi, assunti solo cinque anni fa.
E’ veramente desolante dover ancora una volta constatare come nessun segnale di attenzione ai drammi occupazionali di questo territorio viene riservato dal Governo, certamente più attento a questioni di proprietà immobiliari in Italia ed all’estero (Montecarlo), di quanto non sia per le questioni della vita reale dei cittadini, dei lavoratori e delle famiglie. Non serve a nulla parlare di senso di responsabilità, di doveri di fonte ad una crisi mondiale, ecc., quando tutti possono constatare che lo stabilimento di Brindisi chiude non per contingenze produttive o scarsa attività, bensì per scelta politica di trasferire produzioni di qualità in altre aree del Paese.
Tuttavia non possiamo sottacere che questa vicenda sia caratterizzata da confusione e dalla mancanza di concertazione. Né è esempio palese il fatto che in nessuna delle note che la Regione ha inviato ad Alenia ed al Governo, sia esplicitamente richiamata la volontà di non consentire a un’azienda del gruppo FINMECCANICA di “fuggire” da Brindisi; in queste note non viene nemmeno chiesto esplicitamente un incontro risolutore, ci si limita a chiedere una sospensione della CIGS!
Di fatto, quindi, anche l’ultimo incontro tra i rappresentanti istituzionali, sembra aver avuto come unico risultato il perpetrarsi di un atteggiamento comunque accondiscendente nei confronti di un’azienda che ha usufruito di finanziamenti pubblici e poi liquidato non solo 70 operai e tecnici, ma, soprattutto, un intero territorio! COSI’ NON VA!!!
CGIL CISL UIL hanno atteso pazientemente segnali concreti e positivi su questa vertenza, ma al pari di altre vicende le risposte sono insufficienti, quando ci sono. E’ possibile che taluni soggetti, politici ed istituzionali, ministri, assessori, consiglieri regionali, sindaci, abbiano stabilito che la nostra Provincia debba pagare dazio, rispetto a scelte che stanno, di fatto, marginalizzandola e condannandola al ruolo di cenerentola dell’economia e del sociale.
Questa vicenda, insieme a tante altre, sta determinando una ferma convinzione nelle OO.SS. Confederali: quello che sta accadendo merita una risposta adeguata di mobilitazione dei lavoratori e dei pensionati! I prossimi giorni saranno determinanti nelle scelte che il sindacato unitariamente dovrà assumere

Torna indietro
Stampa
powered by: mediaweb-grafic