Nuova sede Cisl a Martina Franca: intervento del responsabile Angelo Annese

CISL TARANTO - Una nuova sede sindacale Cisl che apre si configura, sempre, come opportunità aggiuntiva di crescita sociale e di partecipazione democratica per i lavoratori e per i pensionati.
A Martina Franca la Cisl continuerà ad essere presente ed operante in forma strutturata nella storica sede di Piazza Plebiscito, n. 16.
Ma già da qualche giorno è funzionante in via Don Minzoni n. 21/23 anche una seconda sede di Unione Sindacale, importante per corrispondere alle richieste dei nostri concittadini.
Un impegno quest’ultimo che, come ha ricordato il nostro Segretario Generale Daniela Fumarola, consente alla Cisl territoriale di Taranto unitamente alle rispettive articolazioni Categoriali di investire sotto il profilo politico-sindacale ed organizzativo, in una città molto estesa anche per la consistente espansione dell’agro e, al contempo, di elaborare politiche vertenziali mirate, con particolare riguardo ai settori produttivi di Martina Franca, dal tessile-abbigliamento al turismo, dall’agricoltura al commercio, ai servizi, ecc.
C’è, però, un altro settore di intervento rispetto al quale la presenza confederale, nel territorio martinese e non solo, assume valore di coordinamento e di sintesi: la concertazione sociale.
Grazie al nuovo modello di contrattazione, anche a Martina Franca una presenza più estesa della Cisl concorrerà a favorire di più e meglio l’individuazione di obiettivi condivisi e di strumenti concordati per il benessere dei lavoratori, dei pensionati e delle loro famiglie, favorendo lo sviluppo e la coesione sociale.
Proseguiremo con la nostra azione per costruire un nuovo welfare locale mettendo al centro le politiche per la famiglia, la strategia dell’integrazione socio sanitaria, le politiche del lavoro e del diritto allo studio.
Un welfare compartecipato, in cui la Cisl sarà protagonista.
Lo sarà anche con l’offerta articolata del proprio Sistema Servizi, vero e proprio segretariato sociale che vuol difendere i diritti di cittadinanza di tutti e di ciascuno, perseguendo l’inclusione soprattutto delle fasce di cittadini più deboli socialmente.