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Cisl e Uil Brindisi: il sindacato fuori dalle beghe politiche


Cisl e Uil Brindisi: il sindacato fuori dalle beghe politiche

CISL BRINDISI - E’ presente in tutti ancora l’eco della manifestazione nazionale CISL UIL dello scorso 9 ottobre, alla quale hanno preso parte oltre centomila lavoratori e pensionati, una manifestazione sindacale, senza alcuna strumentalizzazione politica, ma con il solo obiettivo di denunciare la grave crisi sociale ed occupazionale in cui versa il Paese e tracciare un nuovo modello di relazioni industriali.
Relazioni industriali improntate alla tutela dei lavoratori e al sostegno dello sviluppo delle imprese, una combinazione senza la quale l’Italia è destinata ad impoverirsi sempre di più. Nella manifestazione, che ha visto la presenza di oltre 1.500 lavoratori e pensionati brindisini, i punti qualificanti hanno riguardato:
a) una profonda riforma del sistema fiscale, che possa riequilibrare il peso tra lavoro e rendita, attraverso maggiori detrazioni per i lavoratori ed i pensionati ed un abbattimento delle aliquote dell’imposta sui redditi delle persone per i lavoratori dipendenti e per i pensionati.
b) Un meccanismo di riequilibro automatico dell’IPCA che neutralizzi gli effetti del fiscal drag per gli anni a venire.
c) Forte rafforzamento degli strumenti di sostegno alle famiglie ed ampliamento della tutela per i non autosufficienti.
d) Introduzione di aliquote di tipo europeo (20%) sulle rendite finanziari e concreta lotta all’evasione e elusione fiscale.
e) Riduzione del prelievo sulle imprese, in particolare per quelle che reinvestono nella creazione di nuovi posti di lavoro.
Sono questi solo alcuni punti della articolata piattaforma di CISL e UIL , ai quali queste Segreterie ritengono di abbinare le tante questioni relative al territorio di Brindisi, alle prese con il dramma della disoccupazione e della deindustrializzazione.
La crisi del sistema aeronautico, con la gravissima vicenda Alenia, la stagnazione nel settore Chimico, per il quale non si prevedono nuovi investimenti, la lenta agonia della agricoltura, oggi sottoposta anche all’aggressione delle cosiddette fonti rinnovabili (fotovoltaico), la mancata sottoscrizione delle convenzioni con le società energetiche, l’emergenza legata a ciclo dei rifiuti, i pesantissimi tagli ai servizi sociali, sono tutte questioni di assoluta emergenza che ci fanno parlare di una vera e propria AREA DI CRISI BRINDISI.
Questo stato di cose vede impotente e paralizzata la classe politica, soprattutto quella che ha enormi responsabilità a livello regionale e nazionale. Nonostante le tante sollecitazioni, nessun segnale sembra giungere né dal Governo né dalla Giunta Regionale, entrambi evidentemente alle prese con altri problemi che non quelli dei lavoratori brindisini! Quello che fa più rabbia e preoccupa di più, tuttavia, è che coloro i quali dovrebbero garantire il raccordo con i luoghi dove si assumono decisioni vitali per questa provincia, sembrano letteralmente scomparsi, salvo qualche lodevole eccezione, tanto da indurci, a breve, ad interessare la nota trasmissione CHI L’HA VISTO.
Da qui la denuncia delle scriventi Segreterie, indisponibili a vedere il Sindacato coinvolto in beghe politiche, ma al contrario pronte ad una forte mobilitazione di lavoratori e pensionati che, come accaduto a Roma, anche a Brindisi faranno sentire forte la loro voce

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