Appalti scuole: Fisascat Taranto; proseguiremo mobilitazione
FIST CISL | FISASCAT | FELSA - La Fisascat Cisl territoriale denuncia le gravi difficoltà per il rinnovo degli appalti nelle scuole statali con scadenza 31 dicembre 2010, dove sono impegnati sia lavoratori ex Lsu (Lavoratori socialmente utili), sia lavoratori dei cosiddetti appalti storici che, nella provincia ionica, coinvolgono complessivamente 1.200 unità.
“Per il prossimo 17 novembre il Ministero dell’Istruzione ha convocato i Sindacati e le Associazioni imprenditoriali” sottolinea Antonio Arcadio, Segretario generale della Fisascat Cisl ionica “e noi vorremmo scongiurare insieme con Cgil, Cisl e Uil territoriali le conseguenze gravissime che graverebbero sui lavoratori e sulle imprese interessate qualora il rifinanziamento degli appalti non fosse reiterato”.
Sono cinque i punti vertenziali messi in evidenza dalla Fisascat Cisl, al riguardo.
Intanto la garanzia dei finanziamenti per la prosecuzione degli appalti ex Lsu (che in provincia di Taranto coinvolgono 300 persone) e la conferma del sistema delle gare per le attività svolte sia tramite gli Lsu che tramite gli appalti storici (di questi 900 a Taranto, dei quali 550 in città e 350 in provincia, tutti in cassa integrazione in deroga), garantendo la continuità occupazionale per tutti e le medesime condizioni economiche e normative.
Quanto, in particolare, agli appalti storici si chiede un incremento delle risorse finanziarie per il ripristino dell’occupazione e della qualità del servizio così come era prima della riduzione del 25 per cento delle risorse.
Inoltre, per gli appalti storici e per gli ex Lsu si chiede l’emanazione di direttive per prorogare gli appalti in essere, scaduti o in scadenza, in attesa di definizione delle nuove gare, oltreché il regolare pagamento dei corrispettivi economici, al fine di evitare che si inneschi di nuovo il ritardo nel pagamento degli stipendi ai lavoratori che, con particolare riferimento agli ex Lsu tarantini sono di circa tre mesi, a causa della grave situazione economica in cui versa la Euroservizi s.r.l..
“Proseguiremo nella nostra mobilitazione su cui auspichiamo il sostegno di Cgil, Cisl e Uil” conclude Antonio Arcadio “e promuoveremo, come da indicazioni nazionali, sit in presso la Direzione Regionale dell’Istruzione di Bari, perché questi lavoratori non siano lasciati soli e perché al bisogno estremo di lavoro della nostra provincia non si risponda da parte del Governo con la soppressione di servizi utili anch’essi a qualificare compiutamente l’offerta formativa nelle scuole italiane”