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Cisl Taranto: Consiglio generale; gli interventi dei Segretari Santini e Colecchia


Cisl Taranto: Consiglio generale; gli interventi dei Segretari Santini e Colecchia

CISL TARANTO - Per Giulio Colecchia, Segretario Generale della Cisl di Puglia “vanno governati i processi e non subiti; per questo la nuova vertenza Taranto si qualifica come rivendicazione di un territorio che senza piangersi addosso punta a risolvere le questioni dello sviluppo, privilegiando la proposta più che la protesta”.
Il Governo deve dare risposte a Taranto, ha proseguito Colecchia che, con particolare riferimento alle questioni ambientali del territorio, ha preannunciato una iniziativa Cisl di respiro nazionale, a conferma delle specificità di quest´area in cui vanno rilanciate le buone pratiche per declinare il diritto al lavoro e alla salute dei cittadini.
Parlando del ridisegno della Sanità pugliese, Colecchia ha dichiarato che “non è solo una questione di conti, giacché si potrebbe assicurare un´offerta migliore addirittura spendendo meno e al contempo gratificando di più e meglio il personale sanitario. Purtroppo, però, la politica ha messo in discussione tutte le logiche virtuose possibili – ha aggiunto - giacché è proprio in questo settore che si nasconde la parte deteriore degli interessi di parte”.
Colecchia, infine, ha preannunciato per la fine del mese di marzo l´avvio di una raccolta di firme per una legge regionale pugliese in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

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Concludendo i lavori del Consiglio Generale della Cisl di Taranto, Giorgio Santini, Segretario Generale aggiunto della Cisl, dopo aver definito la situazione politica italiana sospesa “tra il non più e il non ancora” ed evocato gli attuali “170 tavoli di confronto aperti con il Governo, per i destini lavorativi di 300 mila lavoratori”, ha sottolineato che “il Mezzogiorno dispone di ben 7 miliardi da spendere entro il 2011 per non rischiare di perderli”.
Vanno, pertanto, attivati incentivi “come il credito d´imposta per le imprese che assumono, per realizzare opere infrastrutturali, magari privilegiando investimenti innovativi”.
Santini ha aggiunto, riferendosi allo sciopero generale proclamato “due mesi prima” dalla Cgil che essa “ha confuso sindacato e politica, cadendo nella trappola micidiale della Fiom”.
Insomma, ha aggiunto “la Cgil ha smarrito la strada del sindacalismo confederale perché si è auto esclusa” osservando inoltre che “la rottura con Cisl e Uil non è mai avvenuta su temi politici quanto invece su questioni contrattuali, rispetto alle quali è sempre necessario trovare la sintesi tra le posizioni delle varie parti in causa”.
Non avrà fiato lungo, ha concluso il Segretario generale aggiunto della Cisl “la logica per cui la Cgil non firma e tuttavia beneficino contrattualmente, degli accordi firmati da Cisl e Uil, anche i suoi iscritti ”
Se il sindacato non fa il suo mestiere danneggia i lavoratori e i pensionati “e noi, comunque, non accetteremo più alcun veto da parte della Cgil né giustificheremo mai più sue auto esclusioni”.

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