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Costo farmaci: De Pascalis, Cisl Brindisi; siamo al far west


Costo farmaci: De Pascalis, Cisl Brindisi; siamo al far west

CISL BRINDISI - Oramai siamo al Far West farmaceutico! Da qualche giorno in provincia di Brindisi e non solo, stiamo assistendo ad un vero e proprio salasso ai danni di migliaia di pensionati, disoccupati, cassintegrati, lavoratori dipendenti, i quali all’improvviso si sono visti costretti a corrispondere sino al 50% del costo dei farmaci necessari a loro o ai loro familiari, anche per gravi patologie.
La cosa sconcertante è che nessuno a saputo dare spiegazioni chiare in merito a questa ulteriore “tassa” a carico di chi già corrisponde fior di euro a favore del SSN. Solo dopo molte insistenze siamo venuti a conoscenza che tale iniziativa era stata assunta dai Farmacisti, i quali si sono ritenuti danneggiati dalla recente norma adottata dal Governo, al fine di equiparare il costo dei farmaci in Italia a quello degli altri Paesi Europei, poiché com’è noto da noi le medicine costano anche il 30% in più.
Dunque, con il più classico degli scarica barile, alla fine il costo di tutta questa operazione va a gravare sulle tasche di ignari cittadini, senza che alcuna Autorità né Istituzione abbia in nessun modo agito per impedire questo vero e proprio scippo. A ciò si deve aggiungere che non tutte le Farmacie stanno applicando questa, diciamo così, novità, ma il tutto è lasciato alla buona volontà o alla sensibilità del singolo farmacista!
Siamo al paradosso, quindi, che il medesimo farmaco in una Città venga distribuito con il consueto ticket, mentre in un altro Paese venga richiesta l’integrazione del costo, come dicevamo, sino al 50%.
Se la vicenda non fosse drammatica, ad esempio per i tanti pensionati al minimo, sarebbe quasi comica! Con urgenza invitiamo le Autorità preposte, a partire dal servizio di farmacovigilanza della ASL, la Regione e lo stesso Prefetto, ad intervenire con urgenza, convocando un apposito incontro con i rappresentanti di Federfarma, al fine di far cessare questa confusione, a danno dei più deboli.
Unitamente alla Associazione dei Consumatori della CISL (ADICONSUM), infine, stiamo valutando la possibilità di avviare una class action ai danni di tutti i soggetti responsabili di questo stato di cose.

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