LNG Brindisi: De Pascalis, Cisl; attendiamo maggiori chiarimenti
CISL BRINDISI - Lo scorso 5 maggio 2011 abbiamo appreso dal Direttore Generale di Brindisi LNG, Ing. Monteleone, della volontà da parte dell’azienda di procedere al collocamento in CIG ordinaria di circa 15 unità di personale dipendente, oltre che di rescindere il contratto con 7 professionisti consulenti.
La volontà dell’azienda, pur comprendendone i motivi organizzativi ed economici che ne sono alla base, non può essere ritenuta accettabile dalle scriventi OO.SS., poiché quest’azione tradisce tutto l’impegno che in questi anni i lavoratori in primis e di conseguenza il sindacato, ha profuso per sostenere un progetto, rispetto al quale in tanti hanno costruito le proprie fortune politiche, anche attraverso una opposizione strumentale.
Ci saremmo aspettati al contrario un rilancio da Brindisi LNG, così come ci sembrava di aver in qualche modo concordato, quando nel mese di dicembre 2010, si era addivenuti alla stabilizzazione del personale amministrativo e tecnico, quello stesso personale che oggi si vuole espellere dal ciclo produttivo. Abbiamo sempre additato Brindisi LNG come un’azienda che aveva rifiutato il cosiddetto “ricatto occupazionale”, continuando ad investire nel progetto e questo ci ha reso sempre di più convinti della bontà e serietà dello stesso.
Oggi le cose sono cambiate e questo ci fa molto riflettere, soprattutto nell’incertezza di determinare che cosa sia cambiato. Non è cambiato, infatti, l’atteggiamento delle Istituzioni locali, barricate dietro la politica del NO che sta, è sotto gli occhi di tutti, distruggendo l’economia locale: i disoccupati aumento ogni giorno, le aziende chiudono i battenti e delocalizzano, non vi sono nuovi investitori spaventati dall’atteggiamento oltranzista degli Enti preposti alle autorizzazioni, insomma il solito quadro devastante che opera una sorta di marketing territoriale alla rovescia, con il consiglio, neanche tanto velato, di non investire a Brindisi. Tutto ciò, purtroppo, non è una novità sono dieci anni che va avanti così!
Come non è cambiato il comportamento della Regione, alle prese con atteggiamenti ondivaghi, in senso politico- amministrativo; infatti da un lato si dice no al GNL ma dall’altro si spinge per bruciare i rifiuti nella centrale di Cerano!!!! Ma anche questa non è una novità.
Evidentemente c’è dell’altro che la Brindisi LNG deve chiarire e deve farlo soprattutto con i soggetti che sempre, in maniera ferma e palese, hanno sostenuto un progetto nel quale vedono una straordinaria potenzialità occupazionale ed un progetto di sviluppo intersettoriale, con il coinvolgimento del sistema agroindustriale, chimico-farmaceutico, metalmeccanico, terziario avanzato.
Comprendiamo il disagio che l’azienda nutre nei confronti dei tanti “vorrei ma non posso” ascoltati in questi dieci anni da esponenti politici ed istituzionali, tuttavia ciò non si risolve mortificando tante ragazze e ragazzi che credono nel progetto, spendendo le loro migliori energie. Ma soprattutto non è giusto privare della speranza le migliaia di giovani brindisini che, senza tanto clamore, attendono una possibilità, una opportunità per dimostrare che anche qui, in questa Città, ci sono risorse che possono creare sviluppo, attraverso importanti insediamenti industriali e produttivi, senza doversi umiliare a piegare la schiena di fronte ai soliti potentati politici, che hanno costruito il loro consenso su false promesse di nuovi modelli ed hanno creato solo nuovi disoccupati, a migliaia.