Consiglio Generale Cisl Bari: Di Pace; Cisl punta avanzata del riformismo italiano
CISL BARI - “La CISL rappresenta la punta avanzata del riformismo italiano, in termini di innovazioni e di proposte. Le nostre azioni non sono di parte, ma sono le uniche che garantiscono relazioni industriali moderne e, insieme, la difesa del salario dei lavoratori e dei pensionati”. Così ha esordito VINCENZO DI PACE, Segretario Generale della CISL BARI, nella sua relazione introduttiva al Consiglio Generale della CISL che si è tenuto a Bari. Dopo aver richiamato i problemi strutturali del Paese – la mancanza di investimenti finalizzati alla crescita, di una coerente politica energetica, di una seria riforma del fisco e di una lotta coerente all’evasione – Di Pace si è soffermato sui problemi della regione Puglia e della provincia di Bari. “Con il combinato disposto della sua ansia, legittima, di essere un leader nazionale e di produrre, con la sua azione di governo, gli enormi buchi della sanità e dei consorzi di bonifica e di non essere in grado di spendere i fondi comunitari a disposizione, Il Presidente della Regione Puglia – ha affermato Di Pace – si sta giocando tutto il suo patrimonio di credibilità”. I problemi regionali, a parere di Di Pace, si evidenziano ancor di piu’ nel territorio barese, dove si assiste alla crescita degli ammortizzatori in deroga; all’enorme dato che riguarda la disoccupazione giovanile; al rischio della disoccupazione per migliaia di lavoratori del settore sanità; ai ritardi enormi rispetto all’integrazione socio-sanitaria. “La CISL di Bari – ha concluso Di Pace – è impegnata nella discussione con le categorie imprenditoriali di un documento sullo sviluppo, che riguarda i fondi europei e nella piattaforma unitaria sulle questioni legate al welfare territoriale, dove ci stiamo confrontando con i singoli Comuni. Sul tema della disoccupazione, nell’ambito di un’iniziativa nazionale della CISL, organizzeremo a Bari il 18 maggio una veglia di preghiera”.
Nel suo intervento, GIULIO COLECCHIA, Segretario Generale della CISL PUGLIA, ha sottolineato “in Puglia sono anche troppe le risorse disponibili per lo sviluppo: il problema è che il danaro o non viene speso o viene speso male. Sono 520 i milioni di euro ancora a disposizione per la spesa e tuttora giacenti”. Colecchia, oltre a rivendicare il ruolo della CISL sul piano per il lavoro lanciato nei giorni scorsi dalla Regione Puglia e sulla legge regionale che riguarda la sicurezza sul lavoro, ha dichiarato che la CISL si batterà per una battaglia di equità sulla questione del ticket sanitario.
Le conclusioni dei lavori sono state fatte dal Segretario Confederale ANNAMARIA FURLAN, che ha affermato, tra l’altro, che per la CISL la riforma del fisco deve avere al centro due obiettivi: rendere piu’ pesanti le buste paga dei lavoratori e dei pensionati; difendere il principio costituzionale del lavoro. “Con il 29% di disoccupazione giovanile – ha dichiarato Furlan – e la condizione delle donne e della famiglia, questo Paese, che da quindici anni non conosce la crescita, ha bisogno di speranza”. Sul piano economico, questa speranza può essere garantita imparando a spendere meglio le risorse a disposizione e a disporre i tagli inevitabili, soprattutto nel settore della politica. L’abolizione delle Province, che costano tra i 17 e i 18 miardi, degli Enti inutili, a partire dalla Comunità montane, è indispensabile. Così come ci si deve porre il problema di quelle 5mila società di servizi che fanno capo ai Comuni che, a seguito delle decisioni europee, dovranno essere privatizzate”.