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Consiglio Generale, Cisl di Foggia in prima linea nella battaglia per fisco e sviluppo


Consiglio Generale, Cisl di Foggia in prima linea nella battaglia per fisco e sviluppo

CISL FOGGIA - 50 miliardi di euro, occultati ogni anno dagli evasori fiscali. 275 miliardi di economia illegale e sommersa. Sono i dati eclatanti registrati nel paese Italia, proprio mentre le famiglie di lavoratori e pensionati sono alle prese con le crescenti difficoltà derivanti dalla crisi economico-finanziaria. Un tema di cui si discute poco, troppo poco, nel dibattito politico nazionale e locale, costantemente impegnato negli scontri tra classi dirigenti, l’un contro l’altre armate. A farsi carico del compito di riaccendere i riflettori, su una delle questioni vere che coinvolgono gli italiani, è ancora una volta il sindacato. In particolare la Cisl, che anche dai livelli territoriali ha deciso di avviare una campagna di informazione e mobilitazione.
A Foggia, il tema della riforma fiscale è stato al centro del Consiglio Generale svoltosi presso la Cassa Edile di Capitanata, al quale sono intervenuti: Emilio Di Conza, segretario generale della Cisl di Foggia; Giuseppe Santelia, Segretario Generale Fnp Cisl Puglia; Lena Gissi, Segretario regionale della Cisl di Puglia. “Riforma fiscale subito, legge quadro per la non autosufficienza, politiche serie per il lavoro e la crescita” saranno quindi i temi dell´Assemblea dei Quadri e dei Delegati di Cisl e Uil, che si svolgerà a Roma il 21 maggio per approvare la piattaforma, in via di definizione da parte delle segreterie confederali di Cisl e Uil, per la Manifestazione nazionale programmata per il 18 giugno a Roma in Piazza del Popolo. La Cisl di Foggia è determinata ad essere in prima fila in questa ed in altre battaglie, utili a rimettere al centro i problemi della gente da Milano a Roma, da Bari a Foggia.
Per la Cisl, di fronte alla difficile condizione dei giovani nel nostro paese, originata da molte e diversificate cause e da una lunga crisi economica internazionale che ha colpito soprattutto le parti più fragili del mercato del lavoro, servono scelte politiche e sociali nette finalizzate alla promozione dell´occupazione giovanile. Per essere efficaci tali scelte dovranno essere costruite in un clima di condivisione di obiettivi, coesione sociale e cooperazione tra tutti i soggetti sociali, economici ed istituzionali. Rilanciare l´occupazione nel nostro paese a partire da quella giovanile significa innanzitutto rimettere in moto l´economia e sostenere la ripresa attraverso misure di stimolo alla crescita, alla produttività, agli investimenti, italiani e stranieri, alla creazione di nuove imprese, alla riconversione industriale.

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