Somministrati Inps: Cisl, Cgil, Uil Taranto; siamo molto preoccupati. Mobilitazione il 26 maggio

FIST CISL | FISASCAT | FELSA - Felsa Cisl, Nidil Cgil, Uil Cpo ritengono molto preoccupante lo stato della vertenza dei 1800 lavoratori in somministrazione che hanno operato negli ultimi anni presso l´Inps; dopo la cessazione dei contratti lo scorso 15 aprile, nessuno di questi, erano 40 a Taranto, risulta al lavoro presso l’Istituto di Previdenza. Tutto questo determina le pesanti deficienze di organico più volte denunciate dalle organizzazioni sindacali e dalla stessa dirigenza dell´Istituto. dovute al blocco del turn-over imposto alle Pubbliche Amministrazioni, che non permette neppure l´assunzione di quanti, idonei all´ultimo concorso bandito dall´Istituto, chiedono a buon diritto che si proceda alle assunzioni. A ciò si è aggiunto il taglio del 50% della spesa per il lavoro flessibile nella Pubblica Amministrazione previsto nella manovra di luglio 2010 che alimenta la disoccupazione e riduce i servizi pubblici.
Proprio al rischio di un rallentamento se non del blocco di pratiche gestite dall´Istituto, Felsa, Nidil, Uil Cpo hanno sempre fatto riferimento in questi mesi di vertenza, ricordando come i lavoratori in somministrazione si occupassero in particolare di prestazioni di sostegno al reddito dei lavoratori legate alla crisi economica (Cassa integrazione e mobilità in deroga, ecc.); un pericolo ribadito pubblicamente anche dal direttore generale dell´Istituto. La riproposizione per i prossimi due anni degli ammortizzatori in deroga gestiti proprio dall´Inps non fa altro che confermare il rischio di un pericoloso rallentamento/blocco di prestazioni necessarie a lavoratori e imprese.
Per tutti questi motivi i Sindacati chiedono al Governo di dare immediato seguito a quanto votato all´unanimità dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati il 30 marzo scorso in una risoluzione nella quale si impegna l´Esecutivo "ad assumere le iniziative di competenza per rimuovere... il vincolo normativo attualmente vigente tenendo fede agli impegni assunti più volte in Assemblea, permettendo la prosecuzione dell´impiego di lavoratori con contratti di somministrazione di lavoro operanti presso gli enti previdenziali".
La stessa risoluzione pone "l´obiettivo di assicurare i medesimi livelli di servizio attraverso l´impiego di personale in grado di far fronte agli effetti conseguenti dall´applicazione delle disposizioni in materia di riduzione delle risorse umane". Nessuna decisione in merito è stata assunta nel frattempo dal governo, nonostante una precisa richiesta in merito pervenuta anche dalle Segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil.
Allo stesso tempo, le organizzazioni sindacali ritengono necessario arrivare con l´agenzia per il lavoro Tempor, che ha assunto i lavoratori per somministrarli all´Inps, ad un confronto, per giungere ad un´intesa che definisca da una parte questioni legate ai rapporti di lavoro cessati e, dall´altra, sia a sostegno di percorsi di ricollocazione dei lavoratori promossi dall´agenzia (ovviamente anche in Inps nel caso in cui se ne realizzassero le condizioni e le possibilità) e di attività formative mirate da realizzarsi nel territorio utili alla ulteriore qualificazione dei lavoratori cessati. Per sostenere questo percorso parallelo di azione, le OO.SS. hanno deciso di promuovere per il giorno 26 maggio una mobilitazione dei lavoratori ex somministrati Inps. Verrà realizzato un presidio a Roma davanti ministero del Lavoro per chiedere l´adozione di un provvedimento urgente mentre in Puglia è previsto un sit in presso la sede della Prefettura con inizio alle ore 9.30.
Questa modalità permetterà di realizzare un´opportuna pressione sull´Esecutivo sia a livello nazionale (con l´arrivo di delegazioni di lavoratori dalle regioni più vicine a Roma) sia a livello regionale e territoriale dove potrà partecipare un numero più consistente di lavoratori