Consorzi di bonifica; Castellucci, Fai Cisl Taranto: preoccupazione per i ritardi della legge di riordino
FAI - I ritardi ingiustificati nell’approvazione del D.d.l. regionale di riordino dei Consorzi di Bonifica della Puglia e la delicata fase di emergenza finanziaria e gestionale degli stessi continuano a preoccuparci enormemente.
Ci appelliamo alla politica, perché agisca responsabilità e lo faccia in tempi celeri.
Non è più procrastinabile una legge di riordino, che ponga fine agli ormai decennali commissariamenti e riavvii l’autogoverno dei Consorzi dopo aver posto a carico della Regione i debiti consortili pregressi causati dalla sospensione dei ruoli dal lontano 2003 e, comunque, assicurato dall’1 luglio 2011 gli stipendi che ad oggi sarebbero a rischio anche per i dipendenti a tempo indeterminato; dopo aver definito un dettagliato piano di rientro finanziario ed infine concordato tempi e modalità di ripresa del pagamento dei ruoli, per il Consorzio di Stornara e Tara per quanto ci riguarda, come per altri.
Sia scongiurato il costante svuotamento di ruolo istituzionale dei Consorzi di Bonifica commissariati, perché ciò continua a divenire causa di inefficienze e fa scontrare l’intero sistema con norme e vincoli, come il D.Lgs. n.122/10 in relazione, per esempio, alle risorse finalizzate alle assunzioni degli stagionali.
Vincoli che, infatti, tagliano di almeno il 50 per cento le risorse di questo lavoratori a tempo determinato dei quali, viceversa, la Fai Cisl rivendica con forza garanzie di occupazione; e procurano gravi rischi alla stabilità finanziaria del sistema, incidendo negativamente oltretutto sui livelli occupazionali e retributivi dei dipendenti a tempo indeterminato
Condivisibile appare il percorso di riforma già avviato in quanto i servizi consortili e le risorse pubbliche, a partire dal bene-acqua, non possono ulteriormente gravare sulla comunità pugliese ma devono essere pagati dai diretti fruitori sia pure ad un costo sostenibile, anche per confermare un sistema agricolo regionale e meridionale finalmente competitivo e non più assistito.
Vogliamo che l’Agricoltura ionica si confermi, nonostante queste ed altre difficoltà strutturali, tra i settori economici strategici per nuovo sviluppo e buona occupazione, perciò non può essere privata dell’acqua in nome di una burocrazia che, come detto, non sempre appare in linea con regole e principi di legge.
Continueremo ad essere al fianco dei lavoratori a tempo determinato e a tempo indeterminato, moltiplicheremo se possibile i presìdi, i sit in e ogni altra iniziativa che riterremo utile allo scopo, come quella dello specifico incontro già chiesto al Presidente della Provincia di Taranto e la convocazione di un imminente Coordinamento regionale delle Bonifiche da parte di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil di Puglia dove, come indicato dai lavoratori in una recente assemblea, si possa decidere una eventuale manifestazione a Bari, presso la Regione.
Per tutti i Consorzi si punti alla gestione ordinaria e democratica, evitando scelte che siano calate dall’alto e recuperando quella funzionalità compiuta di sistema che solo organi di rappresentanza democraticamente eletti possono assicurare.