Mimma Vozza eletta a capo della Cisl Scuola Taranto
CISL SCUOLA - Il Consiglio generale della Cisl Scuola di Taranto, in rappresentanza di circa 1800 associati, ha eletto questa mattina Mimma Vozza Segretario generale.
“La Scuola è un bene comune e come tale va difesa e salvaguardata in tutte le sue componenti” ha dichiarato Vozza nel suo breve indirizzo di saluto “mentre i precari, anche i 300 che quest’anno sono stati tagliati in provincia di Taranto, non sono affatto la parte peggiore del Paese bensì la migliore”.
Nata a Taranto 44 anni fa, sposata e mamma di un figlio tredicenne, Vozza, iscritta alla Cisl Scuola dal 1990 è stata componente della Segreteria territoriale dal 2001 ed ha frequentato il Corso lungo per dirigenti sindacali alla Scuola Cisl di Firenze, nell’anno 2008-2009.
Mimma Vozza è diplomata, docente di Scuola primaria specializzata in attività di sostegno ed è in servizio da 22 anni presso l’Istituto Comprensivo “Pirandello” di Taranto.
Su proposta della neo Segretaria generale, sono stati eletti componenti della Segreteria territoriale della Cisl Scuola, Lea Cedrone e Clemente Gaita.
Hanno presieduto i lavori Antonio Cirillo, Segretario generale uscente, Daniela Fumarola, Segretario generale della Cisl ionica e Roberto Calienno, Segretario generale della Cisl Scuola di Puglia.
“Come Segreteria nazionale siamo impegnati per l’attivazione del piano triennale per le assunzioni, attraverso cui immettere in ruolo nei posti vacanti e in quelli disponibili centinaia di migliaia di precari” ha sottolineato Francesco Scrima, Segretario generale nazionale della Cisl Scuola, che ha concluso i lavori.
“L’unità sindacale è un valore aggiunto nell’azione sindacale ma non è un diritto di veto incorporato nel sistema” ha aggiunto Scrima prefigurando “la possibile imminente intesa unitaria su rappresentatività e modello contrattuale, sulla base di quanto prefigurato dalla Cisl fin dal 2008”.
Quanto all’imminente manovra finanziaria, ha aggiunto Scrima “per la Cisl essa deve corrispondere ai principi di equità e di solidarietà, mentre il blocco di un altro anno del contratto del pubblico impiego non significherà affatto blocco anche delle retribuzioni”