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Manovra: De Pascalis, Cisl Brindisi; continua la mobilitazione territoriale


Manovra: De Pascalis, Cisl Brindisi; continua la mobilitazione territoriale

CISL BRINDISI - Continua la mobilitazione di CISL e UIL contro la manovra economica del Governo che vuole colpire i lavoratori ed i pensionati: anche a Brindisi iniziative di protesta.
Le Segreterie territoriali di CISL e UIL brindisine, dopo aver portato ampie delegazioni al sit in di ieri presso il Senato a Roma, aderiscono alle manifestazioni che oggi pomeriggio si terranno presso ciascuna Prefettura del Paese, per sensibilizzare il Governo in materia di manovra economica.
Le richieste del sindacato confederale sono semplici e chiare e sono di seguito riportate.
Maggiore equità
Va immediatamente chiarito il destino del contributo di solidarietà del 5% e 10% sopra i 90.000 euro e i 150.000 euro che risulterebbe abolito dopo il vertice di maggioranza ma resta in vigore per il settore pubblico e i pensionati.
Non ci possono essere due pesi e due misure. La CISL e la UIL chiedono un contributo di solidarietà equo ed omogeneo che riguardi tutti i redditi più alti e l’introduzione di una tassazione sui patrimoni immobiliari e mobiliari.

1. Vanno combattuti con più decisione tutti gli sprechi e le inefficienze della spesa pubblica a partire dai costi impropri della politica e delle istituzioni, dando immediata attuazione delle norme costituzionali per superare le Provincie e per la riduzione del numero dei Parlamentari, nonché per rendere effettivo l’accorpamento dei Comuni e delle loro funzioni.

2. Per mantenere il gettito complessivo della manovra va rafforzata l’azione di contrasto all’evasione fiscale potenziando la tracciabilità dei pagamenti al di sopra di 500 euro, allargando il contrasto di interessi e la possibilità di deduzione fiscale delle spese più significative dei cittadini, combattendo con mezzi adeguati le forme sempre più diffuse di elusione fiscale, coinvolgendo maggiormente a questo fine gli Enti Locali.
Va perseguita con maggiore forza la liberalizzazione dei servizi pubblici locali
La riaggregazione su base molto ampia e la forte riduzione dei Consigli d’Amministrazione proliferati in modo incontrollato in questi anni, sono un obiettivo primario. Analoga liberalizzazione va realizzata nelle professioni.

Piano sociale

1.Vanno modificati i provvedimenti che colpiscono, con un accanimento punitivo inusitato, i dipendenti pubblici, relativi al differimento della tredicesima mensilità, del TFR e le finestre pensionistiche per i lavoratori della scuola. Nel confronto con le Regioni vanno individuate alternative all’introduzione dei ticket per le visite specialistiche.
2.Sulla liberalizzazione degli orari commerciali estesa ora a tutti i Comuni va previsto per la loro attuazione il confronto tra Enti Locali, organizzazioni sindacali e associazioni datoriali.
3.Sulle misure per il lavoro la Cisl e la Uil valutano positivamente la conferma della detassazione del salario di produttività e le norme di contrasto al caporalato.
4. Sulla contrattazione aziendale si ribadisce che la norma dovrà rendere esplicito che i soggetti che stipulano gli accordi aziendali siano espressione di organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, in base alla legislazione e agli accordi interconfederali in atto.
Nell’ambito della manovra finanziaria si ritiene indispensabile rilanciare proposte organiche per il futuro del Paese articolate:
- sul rafforzamento delle politiche per la crescita, stimolando Governo e Regioni sulla necessità di utilizzare immediatamente, anche ricorrendo a poteri sostitutivi, le risorse pubbliche e private disponibili per le infrastrutture, le reti energetiche, la ricerca e innovazione, il Mezzogiorno, a partire dall’attuazione del credito di imposta per investimenti ed occupazione, con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile;
- con politiche strutturali per la riduzione del debito anche attraverso la dismissione degli immobili del patrimonio pubblico e della vendita delle frequenze televisive;
- per l’equità e per la crescita, decisiva è la riforma fiscale, di cui CISL e UIL chiedono l’immediata approvazione, con una significativa riduzione del prelievo sul lavoro e su salari e pensioni, con un nuovo sostegno sociale alla famiglia e ai soggetti dell’emergenza sociale (ad iniziare dalla famiglia e ai soggetti dell’emergenza sociale , assicurando la competitività, incrementando i consumi. Per questo va approvata subito la legge delega. Le risorse del fisco (evasione, taglio alle agevolazioni fiscali, cumulo di tanti interessi corporativi, manovra
sull’IVA) devono essere tutte restituite ai contribuenti onesti per ridurre il costo del lavoro, riducendo quindi la pressione fiscale complessiva.
Con queste prospettive la CISL e la UIL di Brindisi, si apprestano a chiamare i lavoratori ed i pensionati di questa provincia ad una forte mobilitazione che, per rispetto alla Festa Patronale della Città capoluogo le cui manifestazioni si avviano proprio oggi, verrà differita nei prossimi giorni, attraverso una massiccia e visibile presenza nella vie di Brindisi ed in tutto il territorio.

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