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Integrazione e sicurezza: a Roma la Cisl si stringe attorno agli immigrati


Integrazione e sicurezza: a Roma la Cisl si stringe attorno agli immigrati

CISL PUGLIA - ”Per la prima volta nella storia del nostro paese immigrati e poliziotti manifestano insieme per chiedere più sicurezza, ma nel rispetto dell´integrazione e dei diritti di accoglienza, nell´intento di unire il paese nella solidarietà e nella responsabilità”. Così il leader della Cisl Raffaele Bonanni alla giornata dell’Anolf e del Siulp che si è tenuta sabato a Roma. La colorata e festosa delegazione pugliese, arrivata a Piazza Navona in largo anticipo, si è distinta per le sagome di alunni di diverse etnie con messaggi e richieste di maggiore integrazione nella società. Il Segretario generale della Cisl di Puglia Giulio Colecchia, condividendo appieno l’entusiasmo palpabile dei partecipanti ha ribadito quanto l’immigrato “sia una risorsa del nostro Paese”.
“Le forze dell´ordine e gli immigrati non sono nemici, ma protagonisti dello stesso vivere civile con uguali diritti e doveri” ha osservato Bonanni che ha anche evidenziato la risposta straordinaria della piazza “solo ed esclusivamente sindacale. Non ci sono i partiti ma solo i lavoratori liberamente organizzati e di questo siamo orgogliosi e proprio da questo punto di vista chiediamo la riapertura della vicenda sull´immigrazione nel nostro Paese perché non siamo affatto d´accordo con l´introduzione del reato di presenza irregolare e respingiamo questo con tutte le nostre forze. Vogliamo una discussione pacata e seria – ha aggiunto il leader della Cisl – non vogliamo strumentalizzare nulla, ci interessa solo difendere i diritti di questo Paese e i diritti di milioni di persone che fanno il loro dovere. E’ infatti del tutto sbagliato l´idea che la precarietà e l´insicurezza dipendano dall´immigrazione”. Bonanni ha infine chiesto di dare “la cittadinanza italiana a tutti gli stranieri che nascono e crescono in Italia, regolarizzare tutti gli immigrati che vivono nel sommerso e concedere a tutti gli immigrati che risiedono regolarmente in Italia la possibilità di partecipare alle elezioni amministrative, come prevede uno dei punti della convenzione di Strasburgo del 1992 che l´Italia non ha ratificato”. Concludendo il suo intervento da Piazza Navona ha lanciato una stoccata sull’evasione fiscale in Italia sostenendo che “un immigrato che paga le tasse in Italia è più italiano di un italiano che non le paga”.

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