Cisl postali di Foggia: i lavoratori scioperano e le Poste si autocelebrano
SLP - Da un lato ci sono i lavoratori che indicono un mese di sciopero, dall’altra c’è l’azienda che si autocelebra per i risultati ottenuti. Non è la trama di una commedia americana ma quello che sta accadendo in Poste Italiane.
Se dal 3 al 30 ottobre, infatti, i dipendenti di Poste Italiane di tutta Italia (compresa la Filiale di Foggia) sono in stato di agitazione per la situazione al collasso che ormai si protrae da mesi negli Uffici Postali (carenze di personale, uffici non in sicurezza, corsi di formazione fuori orari, distacchi arbitrari, straordinario non pagato; e ancora per i colleghi postini: carenze di personale, motorini rotti, mancanza dei dispositivi di sicurezza, zona sperequate), il management foggiano invece si decanta per gli obiettivi raggiunti “come eccellenza nella vasta gamma di servizi e prodotti offerti quotidianamente alla clientela”.
Con questa motivazione, nel Meeting di Ostuni Marina una delegazione della dirigenza foggiana infatti è stata premiata per i risultati raggiungi da due uffici di Capitanata: Foggia Centro in viale XXIV Maggio e Foggia succursale 2 in piazza Cesare Battisti. Peccato però che nell’eco che ha richiamato i media al racconto del trionfo, non compaia nemmeno una riga di ringraziamento da parte del Direttore di Filiale o dei suoi collaboratori nei confronti dei lavoratori foggiani, i veri artefici del successo.
E mentre a loro (i dirigenti) veniva steso il tappeto rosso, i loro subalterni (i dipendenti) rimanevano soli in trincea negli uffici postali, e senza nessuna indicazione, a calmare la clientela per l’ennesimo blocco della nuova piattaforma informatica Sdp (quella per intenderci che ha mandato in tilt per tre giorni le Poste a giugno, e che il 17 ottobre ha fatto aprire tutti gli uffici postali di Capitanata con due ore di ritardo per l’ennesimo guasto).
Una situazione al limite del grottesco, che tra l’altro già si era acuita prima dell’estate con la decurtazione in busta paga di 220 Euro del premio di produttività per tutti i dipendenti per non aver raggiunto gli obiettivi aziendali. Peccato che qualche giorno prima l’amministratore delegato di Poste Italiane, l’Ing. Sarmi, aveva annunciato alla stampa l’ottavo anno in positivo del bilancio, con un utile questa volta di oltre 1 miliardo di euro e con premi elargiti ai dirigenti per centinaia di migliaia di euro. Come dire ai lavoratori, avete scritto giocondo in testa.
Un paradosso che si è rivelato la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha fatto indire lo sciopero dello prestazioni straordinarie (sciopero tutt’ora in vigore) da parte di tutti i dipendenti di Poste Italiane.
Nel guado e nell’attesa del finale quelli che più ci rimettono sono i cittadini, spazientiti e irritati nell’attendere ore prima di sapere se la linea è tornata per pagare una bolletta, ma al tempo stesso solidali con i lavoratori di Poste. La conclusione della trama in ogni modo resta ancora da scrivere e da vedere, ma non sbagliate luogo. E’ sempre lo stesso: non é il cinema ma l’Ufficio Postale.