Aperture domenicali: Fisascat Cisl, Filcam Cgil, UilTucs di Taranto disertano la concocazione del Comune
FIST CISL | FISASCAT | FELSA - I segretari generali Brigante Arcadio Notorio delle Organizzazioni Sindacali Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs Uil, in riferimento alla convocazione del comune di Taranto per il giorno 24 novembre ’11 per discutere sulla nuova ordinanza sindacale per le deroghe alle aperture domenicali per il 2012 dichiarano che non saranno presenti ai lavori in quanto ritengono ormai il tavolo delegittimato a discutere e/o prendere decisioni.
Le motivazioni nascono da quanto accaduto nei giorni passati dove l’amministrazione comunale incontrava i commessi, non per dare la solidarietà morale che nessuno di noi avrebbe mai criticato, bensì entrando nel merito dell’ordinanza sindacale stessa “sconfessandola e criticandola” e sostituendosi quindi anche al ruolo delle organizzazioni sindacali.
Pur comprendendo le motivazioni comunicate da Confcommercio e Confesercenti nei giorni passati, riteniamo comunque sbagliato l’atteggiamento assunto dalle stesse di restare chiusi domenica 20/11/2011, poiché hanno disatteso “l’accordo di marketing territoriale”,sconfessando e delegittimando anche loro quanto deciso nei luoghi istituzionali.
Riteniamo che il dialogo sociale debba essere sempre salvaguardato, con il rispetto dei tavoli concertativi, dove ognuno pur nel rispetto delle diversità con il proprio ruolo e le proprie idee possa e debba contribuire “evitando delegittimazioni degli stessi” senza fughe in avanti o sovrapposizioni a ruoli sindacali, datoriali o figure istituzionali non dovuti. Lo diciamo con spirito autocritico, dovremmo tutti insieme lavorare per il bene di questa città, rilanciando il nostro settore produttivo e occupazionale “Commercio e Turismo” che si attesta al secondo posto di Taranto dopo il metalmeccanico.
Qualora tutti gli attori presenti al tavolo concertativo volessero sminuire il ruolo dello stesso e non cogliere le nostre preoccupazioni saremo costretti per la tutela e la salvaguardia occupazionale di tutti i lavoratori e la lavoratrici operanti nel settore, ad assumere decisioni conseguenziali.