Rsa San Raffaele: Cisl e Fnp di Taranto, situazione esplosiva
CISL TARANTO - La Residenza Socio Sanitaria Assistita (Rsa) San Raffaele di Torricella non può essere penalizzata da inadempienze della Regione Puglia che rischiano di cancellare, ingiustificatamente un’esperienza positiva consolidatasi nel tempo e di abbandonare al loro destino 60 ospiti anziani con le rispettive famiglie, oltreché gli operatori sanitari e quanti collaborano con la stessa Rsa.
Per la Cisl e la Federazione dei Pensionati (Fnp) Cisl, che condividono l’iniziativa del Presidente della Provincia Gianni Florido di chiederne conto all’Assessore regionale Tommaso Fiore, la comunità ionica è messa di fronte ad una situazione che qualora si replicasse anche per la struttura analoga operante a Crispiano, rischierebbe di esplodere in questo territorio già gravemente colpito, più che altrove in Puglia, da una politica dei tagli alla sanità pubblica e privata.
Dunque, non bisogna perdere altro tempo utile, considerando la scadenza prossima della convenzione, il 25 gennaio p.v. e la volontà già espressa dalla Società Tosinvest di Roma, titolare dell’appalto del delicatissimo servizio, di chiudere definitivamente la struttura.
Con profondo senso di responsabilità, nei mesi scorsi, la Cisl di Taranto insieme con le altre Organizzazioni sindacali, si è fatta carico tanto delle conseguenze del Piano di rientro sanitario della Regione Puglia, quanto del Piano di riordino ospedaliero.
Anche per questo, la Cisl e la Fnp Cisl, giudicando insufficienti le due sole Rsa di Torricella e di Crispiano, ritengono necessario che sia garantita la piena funzionalità delle strutture socio-sanitarie esistenti e auspicano il potenziamento delle stesse, anche per compensare il taglio degli ulteriori posti letto per lungo-degenza nei reparti ospedalieri del territorio che sono stati di fatto chiusi.
Perciò la vicenda della Rsa San Raffaele di Torricella, da sanare senza ulteriori indugi, viene percepita oggi come il paradigma di una visione istituzionale gretta e, in quanto tale, inaccettabile.