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Ladisa: la Fisascat di Foggia proclama lo stato di agitazione


Ladisa: la Fisascat di Foggia proclama lo stato di agitazione

FIST CISL | FISASCAT | FELSA - Lo stato di agitazione dei lavoratori del servizio cucina e del magazzino di derrate alimentari all´interno dell´ Aeronautica Militare, è stato proclamato dalla Fisascat Cisl di Foggia per protestare contro la gestione aziendale della LADISA Multiutilities S.p.A. “Già da diversi mesi - afferma il segretario generale territoriale della Fisascat Cisl, Leonardo Piacquaddio - i lavoratori impegnati sull´appalto hanno eccessivi carichi di lavoro tanto da superare abbondantemente la soglia massima di cinque ore mensili, così come stabilito nell’accordo del 2007. Una situazione – riferisce il sindacato - che va avanti da lungo tempo e che ormai non è più sopportabile né tollerabile”.
A tutela di lavoratori e lavoratrici impegnati nella ristorazione dei militari dell´Aeronautica Militare del 32° Stormo Amendola, la Fisascat ha avviato una serie di procedure già dal 2009. “Numerosi sono stati i tentativi di condivisione d’intenti e di concertazione con la LADISA. Nulla però è stato fatto per eliminare l’eccessivo utilizzo della “banca ore", istituto contrattuale derivante da un accordo siglato con una sigla sindacale autonoma nel 2007, che aveva il solo scopo di evitare possibili licenziamenti o diminuzioni dei parametri contrattuali. Oltretutto, tale accordo – prosegue Piacquaddio - aveva un carattere sperimentale per tre mesi, ai quali sarebbero dovute seguire delle verifiche per poter eventualmente riapplicarlo, perfezionarlo o eliminarlo”.
Secondo la Fisascat, “vista l´arroganza della LADISA, che non vuole trovare una soluzione, tra le tante proposte del sindacato, al fine di eliminare gli aggravi dei carichi di lavoro ed economici a carico dei dipendenti, si è dovuti ricorrere agli strumenti di mobilitazione sindacale, tanto da dichiarare lo stato di agitazione, nella speranza che la vertenza possa rientrare, in breve tempo, nel normale alveo delle corrette relazioni sindacali”, rileva Piacquaddio. L’auspicio della Fisascat è che “si possa raggiungere un accordo che tenga conto delle esigenze di tutti i lavoratori unitamente a quelle aziendali. In mancanza di positivi riscontri da parte aziendale – conclude Piacquaddio - siamo pronti, su mandato di tutti i lavoratori a proclamare alcune giornate di sciopero per tutelare i diritti ingiustamente lesi”.

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