Vigilanza e scorte: i sindacati chiedono un incontro al Prefetto
FIST CISL | FISASCAT | FELSA - I Segretari generali, Aida Briganti della Filcams Cgil, Antonio Arcadio della Fisascat Cisl e Sergio Notorio della Uiltucs Uil, hanno inoltrato unitariamente una richiesta di convocazione urgente al neo Prefetto di Taranto, Dott. Claudio Sammartino, perché si attivi un tavolo concertativo con tutte le parti interessate, che definisca ulteriori soluzioni di sicurezza per i dipendenti degli Istituti di vigilanza del territorio, nei servizi di trasporto/scorta valori, pattugliamento di zona (specialmente nelle ore notturne) e controllo banche.
Il Prefetto, infatti, a fronte del riconosciuto grado di pericolo per la pubblica incolumità, possiede l’autorità di stabilire nuove regole migliorative sia del controllo del territorio che della sicurezza dei vigilanti e, conseguentemente, dei cittadini.
I Segretari generali, a sostegno della loro richiesta di ridiscutere alcune regole che caratterizzano il grado di pericolosità di Taranto, annotano che soprattutto i cantieri di impianti fotovoltaici con presenza di enormi quantità di rame, sono oggetto di mira di malviventi che non operano mai singolarmente.
I vigilanti, a differenza di quanto accade oggi, non potrebbero più essere comandati ad operare da soli, perché sarebbero soccombenti in caso di intervento e di reazione da parte dei malviventi.
L’iniziativa di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil fa seguito al vile agguato mortale contro il giovane vigilante Francesco Malcore, consumato a metà dello scorso dicembre al Quartiere Tamburi di Taranto e all’aggressione subita la notte scorsa da un altro vigilante in perlustrazione presso lo stabilimento Taranpesca, sulla SS. 106, sempre a Taranto.