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Ilva: Cisl Taranto, non criminalizziamo i lavoratori che manifestano


Ilva: Cisl Taranto, non criminalizziamo i lavoratori che manifestano

CISL TARANTO - La Cisl disapprova decisamente e con estrema chiarezza i giudizi di criminalizzazione che, in questi giorni, si sono susseguiti nei confronti dei lavoratori che hanno manifestato il 30 marzo scorso e ritiene impropria qualsivoglia dietrologia finalizzata ad offendere la loro dignità, la loro intelligenza e sensibilità.
Manifestare per il lavoro, per la salvaguardia dell’occupazione, per sollecitare fortemente l’Ilva a proseguire nel processo di ambientalizzazione del siderurgico da tempo avviato e con le migliori tecnologie disponibili sul mercato, per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori, per implementare la sostenibilità del ciclo produttivo, per dare ulteriore forza e spinta alle rivendicazioni del territorio nei confronti del Governo sui versanti delle bonifiche di suolo, falda, mare, Tamburi, per ricostituire rapporti virtuosi tra qualità ambientale e diritto al lavoro, al pari di quanto avviene altrove nel mondo: non erano forse questi i fondamentali delle rivendicazioni richiamate in slogan dai lavoratori? E manifestare democraticamente, incanalando la preoccupazione, le paure (legittimi sentimenti, questi, che nella vita almeno una volta ciascuno ha provato!) ma anche le speranze di chi dal lavoro e dall’occupazione trae sostentamento per se stesso, per la propria famiglia, alimentandone dignitosamente le aspirazioni a partire da una migliore vita per i figli e per gli affetti, per non soccombere alla depressione di chi ha paura per il proprio futuro e pone in essere atti inconsulti di cui la cronaca delle ultime settimane è piena: non erano forse anche queste le premesse ideali che hanno connotato l’iniziativa degli stessi lavoratori?
Il grande tema emerso nelle iniziative dell’ultima settimana di marzo è il lavoro, la sua difesa, la salute, la sicurezza ed il rispetto dell’ambiente, questioni alle quali la Cisl insieme con Cgil e Uil ormai da tempo dedica la massima attenzione, mai trascurando che si parla di persone. Sono temi che la Cisl ha ribadito con il suo Appello per Taranto Sostenibile nei giorni scorsi, alle Istituzioni, al sistema delle Imprese così come alla politica, al mondo scientifico, al mondo della cultura, al mondo dell’associazionismo, affinché si prosegua insieme nel governo democratico delle dinamiche che accompagnano una problematica di così grande delicatezza, che coinvolge tutti e che a tutti sollecita ruolo attivo, propositivo, responsabile e mai demagogico.
Ai lavoratori bisogna sempre rispondere con la concretezza dei fatti. Le opinioni, ancorché legittime, non sono affatto sufficienti per risolvere i problemi, serve qualcosa in più e di questo devono farsi carico in particolare le forze politiche impegnate, a Taranto come in altri Comuni della provincia, nelle imminenti elezioni amministrative di maggio, affinché i temi ambientali vengano trattati più come ricerca di affinità di analisi e condivisione di obiettivi programmatici che come strumentalizzazione degli stessi.
L’avvenuta convocazione, per il 17 aprile p.v., da parte del Governo per costituire il Tavolo per Taranto, è un fatto cui dare senso e continuità, così come alle ulteriori iniziative istituzionali. I lavoratori siderurgici e, in generale, tutti i lavoratori ionici si aspettano azioni che salvaguardino la persona, la loro dignità, il lavoro, la professionalità, la salute e la sicurezza dentro e fuori l’azienda; insomma, il loro futuro! I giorni 26 e 30 marzo scorsi questo è stato ribadito e noi siamo convinti che una strada, diversa dal radicalismo che chiede lo smantellamento delle industrie, sia possibile con la difesa del nostro sistema produttivo, l’eco sostenibilità dello stesso, la costruzione dello sviluppo aggiuntivo a partire dal Porto.

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