1 maggio: Fumarola, a Taranto "Lavoro e crescita per uscire dalla crisi"
CISL TARANTO - “Lavoro e crescita per uscire dalla crisi”: è lo slogan del 1° Maggio 2012, festa dei lavoratori, proposto da Cgil, Cisl e Uil nazionali per esigere una correzione di rotta dal Governo Monti che sembra abbia smarrito i capisaldi contestuali della sua azione di governo, ovvero risanamento, equità, sviluppo. Un Governo definito tecnico ma, in realtà, sostenuto dalla grande coalizione dei partiti maggiori presenti in Parlamento e che negandosi alla concertazione ha avviato un processo di rientro del deficit pubblico, imposto dall’Europa, fatto di soli tagli, di tasse aggiuntive e di una pressione fiscale che grava per il 50 per cento sui redditi da lavoro e d’impresa.
Scelte insostenibili, queste, per un Paese già commissariato e in recessione, stressato dalla speculazione finanziaria internazionale, che non riprenderà a crescere, benché in quote decimali, prima della fine del 2013. Intollerabili, in particolare, lo sono per il mondo del lavoro e per i pensionati che vedono tradursi in costante perdita del potere di acquisto i loro redditi, già i più bassi d’Europa. E inaccettabili risultano per i giovani, la fascia sociale più vulnerabile e meno protetta in questo momento storico, specie nel Mezzogiorno, in Puglia e a Taranto, perché mai entrati nel mondo del lavoro e perché le tiepide misure cui il Ministro del Lavoro e il Governo sembrano guardare, compreso l’art. 18, mai davvero spalancheranno loro le porte del lavoro e dell’occupazione.
Il Paese, i lavoratori, le imprese, i pensionati, i giovani, hanno bisogno di guardare con profonda fiducia ad un futuro che non potrà né dovrà essere remoto. Perché salterebbe la coesione sociale mentre devastante si rivelerebbe la governabilità democratica dei processi di scollamento, già in atto, tra la politica ed i cittadini. Pensiamo, allora, sia necessario un patto tra il Governo e le Parti sociali perché si affrontino nella dimensione della corresponsabilità le gravi questioni con cui l’Italia si sta misurando: economia, debito e deficit pubblico, tasse eccessive in particolare per le famiglie di lavoratori e pensionati. E per riscrivere il modello del welfare nel segno, tra l’altro, dell’appropriatezza e della compartecipazione ai costi sulla base dei redditi posseduti.
“Lavoro e crescita per uscire dalla crisi”: è uno slogan che si attaglia perfettamente anche alle attese e alle speranze che Cisl, Cgil e Uil sono impegnate ad implementare anche a Taranto. Pure in questo caso nel segno della corresponsabilità, della partecipazione, della concertazione sociale, dell’unità istituzionale e politica, che non pochi frutti hanno finora prodotto. La recente apertura di un “Tavolo per Taranto” da parte del Governo è un segnale che noi valorizziamo e siamo impegnati a rendere esigibile, a partire dalla concreta erogazione dei finanziamenti già assegnati per opere infrastrutturali che devono aggiungersi ai processi di sviluppo già in atto nei settori della portualità ionica, del nostro sistema industriale da rendere sostenibile e da confermare, del comparto agricolo e agroindustriale, di quello turistico, culturale ed a quelli auspicati derivanti dall’economia ambientale, dall’economia sociale, ecc.
Il 1° Maggio 2012 si confermi davvero festa dei lavoratori, anche di quanti al momento un lavoro lo cercano soltanto, o lo hanno perduto, o sono in c.i.g. o nel limbo dei cosiddetti esodati, forti della consapevolezza che la speranza di cui qui parliamo si radica sulla concretezza di azioni vertenziali su cui la Cisl e le altre Organizzazioni confederali seguiranno a battersi con la caparbietà e l’impegno di sempre.