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Riconversione Bat: unitaria la presenza dei sindacati al Ministero dello sviluppo a Roma


Riconversione Bat: unitaria la presenza dei sindacati al Ministero dello sviluppo a Roma

CISL LECCE - Cgil, Cisl e Uil di Lecce, unitamente alle rispettive categorie dell’agroalimentare, dei metalmeccanici e del terziario, in riferimento all’incontro, convocato per il 26 luglio presso il Ministero dello Sviluppo Economico, di verifica dell’Accordo di riconversione BAT Italia, sottoscritto in data 2 dicembre 2010, precisano che il sindacato confederale territoriale sarà unitariamente presente all’incontro romano per richiedere la piena attuazione degli obiettivi di riconversione industriale del territorio e di piena ricollocazione di tutto il personale, diretto ed indiretto, interessato dalla chiusura di BAT.
E’ necessario che tutti i soggetti interessati alla verifica, a partire proprio da BAT Italia, ribadiscano l’impegno ed individuino le soluzioni per dare ristoro, in termini di iniziative industriali, ad un territorio già fortemente provato nei suoi assetti produttivi e per ripristinare l’obiettivo dell’Accordo di dare soluzione occupazionale a tutti i lavoratori interessati.
CGIL, CISL e UIL di Lecce, unitamente alle proprie strutture categoriali, esprimono forte preoccupazione in merito all’andamento del piano di riconversione.
Ad oggi vi sono lavoratori non ricollocati, a causa dei licenziamenti operati dalla società HDS, che non ha mai avviato le attività industriali a cui era impegnata e per le quali ha attinto risorse. Per questi lavoratori è necessario individuare immediatamente soluzioni alternative di ricollocazione, per le quali BAT Italia deve assumere pienamente tutta la responsabilità che le deriva.
Gravi incertezze e ritardi si verificano poi anche nell’avvio delle attività produttive delle aziende metalmeccaniche che hanno rilevato la maggior parte dei lavoratori ex insediamento BAT, in ragione di ciò è necessario che l’incontro del 26 rappresenti il momento conclusivo del percorso di riconversione, offrendo certezze dei tempi e dei modi della piena attivazione produttiva dell’insediamento leccese.
Il sindacato confederale leccese infine ritiene necessario che la sede ministeriale, che ha ospitato la stipula dell’Accordo del 2 dicembre 2010 ed oggi è attivata per la verifica delle criticità esposte, rappresenti la sede di un impegno continuo e congiunto di tutti i livelli istituzionali coinvolti, al fine del superamento delle difficoltà e del pieno raggiungimento della reindustrializzazione e della ricollocazione lavorativa già concordata.

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