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Ilva: De Pascalis, la Cisl di Brindisi in delegazione alla manifestazione


Ilva: De Pascalis, la Cisl di Brindisi in delegazione alla manifestazione

CISL BRINDISI - Quanto sta accadendo in queste ore a Taranto, desta viva preoccupazione in tutto il mondo del lavoro pugliese e nazionale. La vicenda ILVA, oltre alle ripercussione afferenti al territorio brindisino, visto l’ingente numero di lavoratori del nostro territorio che, direttamente o indirettamente, traggono il loro reddito dal siderurgico tarantino, rappresenta un esempio ed un monito per tutto il sistema delle imprese, grandi, medie e piccole, ma soprattutto per le Istituzioni che non possono più relegare le questioni occupazionali e socio-economiche all’ultimo posto nell’agenda delle priorità politiche.
Il lavoro costituisce un bene primario, forse il vero valore a cui rivolgere la maggiore attenzione, soprattutto in periodi di così grave crisi. Il dato scioccante di oltre 3 milioni di disoccupati, stando ai dati ufficiali, è a nostro parere alquanto sottostimato, soprattutto in considerazione di quanto accade nei nostri territori, massacrati da chiusure di attività produttive o fallimenti di aziende.
Per questo motivo, domani 2 agosto 2012, una folta delegazione di lavoratori brindisini iscritti alla CISL parteciperà alla manifestazione indetta da CGIL CISL UIL a Taranto; non è infatti, solo una questione di solidarietà, che pure è forte e sentita in tutto il mondo del lavoro brindisino, nei confronti dei colleghi tarantini. Vi è forte in senso della difesa senza se e senza ma del diritto al lavoro, del diritto ad essere classe produttiva, cioè popolo che costruisce da se il proprio sviluppo e il proprio futuro di benessere.
Occorre che ciascuno faccia il proprio dovere, le aziende investendo il tecnologia che consenta di produrre in sicurezza per la salute e per l’ambiente, i lavoratori mantenendo con fermezza la volontà di difendere il loro posto di lavoro senza cadere in provocazioni varie, le Istituzioni facendo quadrato attorno al sistema economico e produttivo dei territori.
Questa è l’unica strada veramente percorribile per uscire da questo pantano, senza condannare per sempre decine di migliaia di famiglie alla povertà.

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