News       Pubblicata il

Ilva: Fim Cisl, hanno scioperato 4 mila tute blu del primo turno. Domani altre 8 ore di stop


Ilva: Fim Cisl, hanno scioperato 4 mila tute blu del primo turno. Domani altre 8 ore di stop

FIM - Dalle 9 di questa mattina è in atto a Taranto lo sciopero dei lavoratori dell’ILVA, indetto dalle organizzazioni sindacali di FIM Cisl e UILM Uil. Circa 4mila lavoratori del primo turno hanno aderito alla manifestazione dei due sindacati. L’iniziativa sindacale si è sviluppata lungo la strada Statale Appia e la Statale 106, nei pressi dell’ingresso alla città di Taranto, con blocchi.
Allo sciopero non ha aderito la FIOM Cgil che, questa mattina nelle portinerie e sui reparti, ha cercato di dissuadere dallo sciopero i lavoratori.
Alcuni, strumentalmente pensano erroneamente che la nostra controparte sia la Magistratura. Noi non abbiamo mai contrastato, né messo in discussione le prerogative della Magistratura, anzi, abbiamo sempre considerato un valore la sua autonomia, ma riteniamo necessario tener conto, anche dei riflessi sociali che può eventualmente determinare.
Intanto, le segreterie nazionali di FIM e UILM proclamano per la giornata di domani, venerdì 28 settembre 8 ore di sciopero, per ogni turno di lavoro, in tutto il Gruppo Ilva a sostegno delle iniziative già proclamate a Taranto e per chiedere al Governo di intervenire con tutti gli strumenti necessari affinché si possa scongiurare la chiusura del più grande stabilimento siderurgico Europeo. Lottiamo per difendere le possibilità di conciliare ambiente e lavoro, rifuggendo ogni contrasto con la Magistratura, di cui ne valorizziamo sia l´autonomia che le sue prerogative ma nello stesso chiediamo che questa tenga conto della portata sociale e industriale che queste iniziative producono.
L´impossibilità di continuare la produzione di acciaio pur limitando al minimo le emissioni e nello stesso tempo intervenire con ingenti investimenti, porterebbe ad una fermata totale del Gruppo in Italia nel giro di poche settimane, per questo come FIM e UILM chiediamo al Governo di rispettare i tempi annunciati (30 settembre) sull´emissione dell´Aia, e di sostenere la compatibilità ambientale con lo sviluppo industriale.

Torna indietro
Stampa
powered by: mediaweb-grafic