Cig in deroga: De Pascalis, a Brindisi situazione insostenibile
CISL PUGLIA - La situazione che si è venuta a creare, relativa agli ammortizzatori sociali in deroga in tutte le Regioni, rischia di far sprofondare la nostra Provincia a livelli che sono da considerarsi assolutamente indegni di un paese che voglia considerarsi civile.
Di fronte a questa situazione, la Segreteria Territoriale ritiene sia da considerare assolutamente insostenibile che a differenza di come si è comportato dal 2009 al 2012, l’INPS dal 2013 non darà più come anticipo il trattamento della cassa in deroga, ma assegnerà il sussidio ai lavoratori in cassa solo ed esclusivamente dopo aver ricevuto la trasmissione del relativo e specifico decreto di competenza regionale.
Infatti la legge di stabilità non ha prorogato la sperimentazione sull’anticipazione del trattamento da parte dell’Istituto e che non possono trovare applicazione eventuali accordi quadro regionali che prevedano il ricorso all’istituto dell’anticipazione per periodi di competenza 2013.
Per cui i lavoratori messi dalle aziende in cassa in deroga rischiano di aspettare almeno 4 mesi prima di riuscire a percepire il sussidio.
Le uniche certezze sottoscritte alla Regione Puglia il 1 Febbraio u. s . nell’accordo firmato con le parti sociali e le associazioni datoriali sono la proroga della cassa integrazione in deroga fino al 30 aprile e la mobilità sino al 28 di Febbraio, oltre queste due scadenze è buio fitto.
Le risorse a disposizione per la regione Puglia sono 61 milioni di euro, i quali non bastano a coprire le esigenze di chi ad oggi usufruisce degli ammortizzatori in deroga e si esauriranno il 30 Aprile.
Le preoccupazioni aumentano per i lavoratori in mobilità in deroga, che comunque sarà prorogata solo per tutto Febbraio.
Anche l’ipotesi che possano arrivare altri 20 milioni di euro dai fondi FAS, non saranno comunque sufficienti ad affrontare tanto le vecchie emergenze che quelle nuove, le quali sicuramente sorgeranno nel corso di quest’ anno.
La situazione potrebbe diventare ancora più esplosiva qualora la vecchia platea dei lavoratori sostenuta dagli ammortizzatori sociali, dovrà necessariamente essere ridotta. Quali saranno i criteri di esclusione? Chi si assumerà le responsabilità? Si è rimandato il problema solo di qualche mese.
Se l’ incontro del 6 Febbraio a Roma presso il Ministero del Lavoro non dovesse dare risposte positive, si decreterà la morte per migliaia di lavoratori e le loro famiglie.
Si finanziano i partiti, si rifinanziano le banche ma non si trovano le risorse necessarie per continuare a garantire le tutele economiche, visto il perdurare della crisi, a migliaia di lavoratori!!!! La situazione invece di migliorare peggiora giorno dopo giorno, la CIG non può durare in eterno, l’imperativo d’ora in poi deve essere IL LAVORO.
Infine la scrivente Segreteria, considerato che potrebbe verificarsi un utilizzo improprio degli ammortizzatori in deroga, il quale potrebbe compromettere il riconoscimento delle provvidenze a chi ne ha effettivamente diritto, al fine di evitare eventuali abusi di questo strumento da parte delle imprese, ha provveduto nei giorni scorsi a sollecitare la Direzione Provinciale del Lavoro di Brindisi ad effettuare controlli cogenti e percepibili dalle aziende.