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Fisascat Foggia, Piacquaddio confermato segretario: tutele, contrattazione e welfare per governare il cambiamento


Fisascat Foggia,  Piacquaddio confermato segretario: tutele, contrattazione e welfare per governare il cambiamento

CISL PUGLIA - Leonardo Piacquaddio è stato confermato segretario generale della Fisascat Cisl di Foggia, nel corso del congresso svoltosi a il 7 febbraio a Manfredonia presso il Nicotel Gargano. “Nell’era del terziario e del turismo globale: le nuove proposte di tutela, contrattazione e welfare per governare il cambiamento” è stato il tema del diciottesimo congresso territoriale della federazione, svoltosi alla presenza di Emilio Di Conza, segretario generale della Cisl di Foggia; Vincenzo Riglietta, segretario generale della Fisascat di Puglia, e del segretario nazionale, Vincenzo Dell’Orefice. Sono stati confermati quali componenti della segreteria territoriale della Fisascat Cisl: Lucia Murgia, Antonio Piccoli, Angelo Sgobbo.
“La situazione sociale del Paese presenta un 2012 – ha detto Piacquaddio nella relazione congressuale - con una difficile condizione socio-economica delle famiglie italiane. I consumi reali sono regrediti ai livelli del 1997 ed è in drastica riduzione anche la propensione al risparmio, passata dal 12% del 2008 all’attuale 8%. Emergono altri preoccupanti fenomeni sociali come l’aumento delle spese per la sanità, che colloca l’Italia ai primi posti in Europa; ma il primo fra tutti i problemi sociali è la disoccupazione. Tra il primo semestre 2011 e il primo semestre 2012, il numero delle persone in cerca di lavoro è aumentato di oltre 700 mila unità, raggiungendo quota 2,75 milioni. Particolarmente preoccupante è il fatto che la disoccupazione è ancora in aumento. Sempre più giovani sono completamente persi: non studiano, non lavorano e non hanno prospettive”. Se a ciò si aggiunge l’incremento del sommerso, della evasione e della elusione fiscale, ben si comprendono le preoccupazione del sindacato che denuncia il doversi confrontare con “una politica autoreferenziale e antitetica alle problematiche della gente, incapace di dare risposte e di assumersi le responsabilità del Governo”.
Nel congresso, sono state ricordate le principali vertenze in cui la Fisascat è impegnata a favore dei lavoratori: Amica s.pa. e Amica Gestioni s.r.l; Foggia Servizi; cooperative di assistenza all’infanzia per il Comune di Foggia; cooperative di assistenza socio-sanitaria assistenziale (ADI e SAD); centro di accoglienza rifugiati del Cara di Borgo Mezzanone; mensa Sofim; parcheggi comunali di San Giovanni Rotondo; vertenza Pellegrini di pulimento e ristorazione all’interno della Casa Sollievo della Sofferenza; servizi amministrativi e vari in appalto a delle cooperative del Comune di San Severo; case di riposo per anziani di Manfredonia, San Severo e San Giovanni Rotondo; Tributi Italia e Gema s.p.a. in liquidazione; servizi di pulizia nelle scuole pubbliche dei lavoratori ex LSU ed appalti storici. Un lungo elenco, in continuo aggravamento, che testimonia le grandi difficoltà che vive il settore del commercio e dei servizi in Capitanata.
Per la Fisascat, al fine di combattere efficacemente la crisi, è il tempo non più rinviabile del cambiamento e delle proposte. Il sindacato individua nel rilancio del mercato del lavoro, a partire dalla valorizzazione dell’apprendistato professionalizzante, una delle chiavi di volta per promuovere l’occupazione. La Fisascat intende puntare, in particolare, sulla contrattazione decentrata “per favorire la crescita della produttività aziendale con lo scopo di migliorare efficienza e funzionalità della produzione e dell’organizzazione del lavoro, in maniera correlata alla crescita delle retribuzioni”. Per la Fisascat è fondamentale “il ruolo della bilateralità che dovrà prevedere nuovi ed importanti compiti nella direzione di aumentare le tutele. Essa rappresenta un nuovo sistema di relazioni sindacali e dovrà consentire di sviluppare maggiormente il mercato del lavoro ed i sistemi di welfare nel loro complesso. Negli ultimi 15 anni la Fisascat ha fortemente investito sul fronte del welfare contrattuale che rappresenta, nella crisi globale e nella scarsità di risorse finanziarie, l’unico modello per dare continuità ad un sistema di servizi socio-sanitari assistenziali e di integrazione al reddito”.

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