Pulizia e servizi nelle scuole, Fisascat e Cisl, i tagli previsti pagati dai lavoratori
CISL PUGLIA -
La Cisl e la Fisascat di Foggia esprimono forti preoccupazioni per il futuro lavorativo di circa 400 addetti che in Capitanata operano nel settore degli appalti di pulizia e dei servizi accessori degli Istituti Scolastici di ogni ordine. Nella predisposizione del decreto “del Fare”, è infatti emersa la volontà di applicare l’ennesimo taglio ai fondi destinati al settore che, in provincia di Foggia, vive già una situazione “infuocata” sul piano occupazionale e reddituale. Per il sindacato, il comportamento del Ministero ha determinato le condizioni per ulteriore insostenibile precarietà. Negli ultimi anni, i fondi sono passati da oltre 550 milioni euro a 390, incidendo sul reddito già esiguo di circa 21.000 lavoratori in tutta Italia, in maggioranza ex LSU ed appalti storici. Inoltre, si è già dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali in deroga. Le dichiarazioni del Ministro, Maria Chiara Carrozza, confermate nei contenuti del decreto, hanno concretizzato la possibilità di ulteriori tagli ed una conseguente ricaduta sociale gravissima sull’occupazione, sul reddito dei lavoratori, sul funzionamento e sul mantenimento dell’igiene e della sicurezza dei locali scolastici. Questi lavoratori - ricorda il sindacato - sono il risultato di un progetto condiviso nel 2001 con lo stesso MIUR, e altri Ministeri, che ha permesso a migliaia di lavoratori di essere stabilizzati, dopo anni di precariato nella PA o come LSU, e di dare risposte alle scuole che, per il congelamento delle assunzioni, non potevano acquisire personale per i servizi di pulizia e ausiliari. Il sindacato ha promosso ogni possibile confronto con l’obiettivo, finora condiviso dal Ministero, di assicurare la continuità dell’occupazione e del reddito. Diversamente, si è preso ora atto, anche a seguito dell’incontro con la dirigenza del MIUR del 19 giugno 2013, dell’intenzione di proseguire nella direzione opposta, determinando una pesante ricaduta sociale per migliaia di lavoratori con salari già esigui, che ora rischiano di scivolare sotto la soglia di povertà. Pertanto, CISL e Fisascat lanciano l’allarme per il comportamento “irresponsabile del MIUR, non riconducibile ad una migliore gestione della spesa, ma all’ennesimo taglio orizzontale e non funzionale ad una buona gestione della Scuola; mentre questi lavoratori potrebbero, se correttamente impegnati, garantire un ottimo servizio in tutte le scuole”. Nell’attesa di un incontro con il Ministro Carrozza, CGIL, CISL e UIL hanno avviato la vertenza, preannunciando, in mancanza di risposte adeguate a garantire la continuità occupazionale e la tenuta del reddito dei lavoratori, una specifica manifestazione nazionale da tenersi in data 8 luglio 2013.