Attivi unitari rappresentanze: a Brindisi prima di tutto la sicurezza sul lavoro
CISL PUGLIA -
Si è tenuto presso la Cisl di Brindisi l’attivo unitario RSU/RSA/RLS delle aziende della zona industriale di Brindisi alla presenza dei Segretari confederali e di categoria. Negli interventi sono state evidenziate le difficoltà che si stanno riscontrando nelle imprese appaltatrici, le preoccupazioni ed i problemi esistenti e quelli che si registreranno a breve nel settore, visto che entro la fine dell’anno sono in scadenza i contratti di lavoro nei comparti di manutenzione e servizi. In particolare sono state elencate una serie di problematiche riferenti alla sicurezza, alla continuità lavorativa, alla mancanza di una seria programmazione degli interventi manutentivi programmati. Il Sindacato da tempo ha richiamato l’attenzione sull’argomento, in special modo nelle ultime riunioni con i Parlamentari, i Consiglieri regionali e con il Sindaco di Brindisi. Fino ad oggi, nonostante il Protocollo sulla Sicurezza sottoscritto alla Prefettura di Brindisi, i problemi del settore nel territorio non sono diminuiti anzi constatiamo, nostro malgrado, che la situazione invece di migliorare peggiora di giorno in giorno. Vedi l’ultimo incidente accaduto a Francavilla Fontana. La crisi in atto non può giustificare tutto questo. I problemi della zona industriale devono essere affrontati con una attenzione particolare ed una seria programmazione tenendo in debita considerazione sopratutto la tutela dei lavoratori. Tutti devono attenersi alle regole. Alle Istituzioni il compito di vigilare la regolarità ed il rispetto delle norme. Rivendichiamo politiche industriali che rilancino la produzione che, a Brindisi, è rappresentata da settori strategici per tutto il Paese, attraverso investimenti delle aziende soprattutto sull’innovazione tecnologica di processo e di prodotto che traguardino un’implementazione delle attività produttive ed occupazionali a tutela della salute e dell’ambiente. A questo proposito le OO.SS. ribadiscono l’esigenza di dare continuità politica alla soluzione del problema delle bonifiche affinché non sia trascurato né dimenticato. Anche perché le Confederazioni nazionali sono in attesa di conoscere la data dell’incontro ministeriale già programmato. Per tanto CGIL- CISL- UIL con le loro categorie di riferimento ribadiscono con chiarezza la propria posizione:
Attivare un tavolo di confronto in sede di relazioni industriali con la grande impresa privata (ENI, ENEL, EDIPOWER, AGUSTA, SANOFI, BASELL, AVIO, EXONMOBIL …); dare continuità ai tavoli istituzionali già costituiti con la partecipazione di Confindustria e le grandi aziende del territorio per sottoscrivere un patto di area nel quale prendere atto delle gravissime emergenze sociali attualmente presenti e quindi individuare soluzioni che garantiscano da un lato la libertà di impresa e dall’altro la continuità di quelle attività manutentive ordinarie svolte da decenni dalle stesse maestranze; tutele occupazionali per i lavoratori degli appalti continuativi in tutte le realtà produttive brindisine; affrontare i problemi del sistema delle imprese locali, che può dare maggiori garanzie sulla continuità occupazionale, al fine di renderlo più competitivo rispetto ad aziende esterne; puntare al conferimento di appalti non con offerte al massimo ribasso che significa favorire il mancato rispetto delle normative contrattuali e quelle sulla sicurezza in primis, ma con il criterio delle offerte economicamente più vantaggiose; necessario aprire tavoli di confronto con le grandi committenti per conoscere preventivamente i loro piani industriali e gli investimenti.
Qualora non dovessero esserci da parte delle committenti risposte positive sui problemi sopra elencati, le OO.SS. confederali e di categoria adotteranno tutte le iniziative di loro competenza, ivi comprese azioni di lotta e di protesta anche eclatanti a difesa del diritto al lavoro di tutti e di ciascun lavoratore. Nella riunione è anche emersa con forza l’esigenza di far rientrare al lavoro i 4 dipendenti della ex RENDELIN che a causa del cambio di appalto con BERSUD si sono ritrovati senza occupazione, nonostante l’impegno preso da parte di VERSALIS a farli assumere; così come devono anche essere salvaguardati tutti i lavoratori a tempo determinato e indeterminato (RENDELIN/BERSUD) e quelli rimasti ancora in mobilità. Tutti i partecipanti hanno espresso la volontà di dare vita a forme di lotta a sostegno dei colleghi così duramente colpiti. Per questo l’assemblea ha deciso che se entro la prossima settimana non si risolveranno i problemi occupazionali evidenziati, e non si attiveranno i tavoli richiesti si assumeranno tutte le iniziative necessarie per far sì che le criticità del sistema industriale denunciate siano finalmente affrontate. A margine dell’attivo è stata confermata per la data odierna la Giornata di mobilitazione nazionale “Fermiamo le stragi nel Mediterraneo” in segno di cordoglio e solidarietà nei confronti delle vittime di Lampedusa e per una diversa politica di mobilitazione ed asilo. A Brindisi si è deciso di effettuare un sit in presso la Prefettura alle ore 10.00.