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Assistenza domiciliare: 18 lavoratori da mesi senza stipendio


Assistenza domiciliare: 18 lavoratori da mesi senza stipendio

CISL PUGLIA -

Si aggrava il disagio dei lavoratori del servizio di assistenza domiciliare sociale dell'Ambito Territoriale  del Piano Sociale di Zona di S. Marco in Lamis.  A denunciarlo è la Fisascat CISL di Foggia.  La situazione ha raggiunto limiti di tolleranza non più sopportabili da parte degli operatori, che quotidianamente espletano, con dignità ed abnegazione, il servizio all’utenza dei comuni di S. Marco in Lamis, S. Giovanni Rotondo, Sannicandro Garganico e Rignano Garganico. Come sindacato, da tempo denunciamo – afferma il Segretario Generale della Fisascat Cisl,  Leonardo Piacquaddio – le gravi difficoltà delle 18 unità lavorative  impegnate nel servizio, che , da mesi, non percepiscon0 le retribuzioni ferme ormai ad agosto 2013,  senza che si intraveda una soluzione al problema.  La Fisascat di Foggia, in più occasioni, ha sollecitato l'ATI con la Coop. Servizi Multipli Integrati, quale capogruppo della stessa, a regolarizzare la situazione di arretrato stipendiale nel più breve tempo possibile.  Il rappresentante legale ha evidenziato che la cooperativa non è più in grado di anticipare gli stipendi a tutte le 18 unità lavorative, in quanto la Committenza, col Comune capofila di San Marco in Lamis, ha un arretrato a favore della cooperativa stessa che risale al giugno 2013. Vista la gravità della situazione, la Fisascat CISL di Foggia ha chiesto alla Prefettura di convocare un incontro, alla presenza della Cooperativa Servizi Multipli Integrati, dei sindaci dei Comuni interessati e dell'Assessore al Welfare della Regione,  Elena Gentile, al fine di trovare una soluzione e limitare le tensioni tra i lavoratori a seguito della mancanza di liquidità necessaria alle esigenze primarie delle persone e delle famiglie.  La Fisascat,  nell’apprezzare l’intervento del Prefetto, che ha chiesto chiarimenti al sindaco del Comune capofila, evidenzia l’urgenza di convocare l’incontro con tutti gli attori istituzionali, al fine di rendere più sereno l'avvicinarsi del Natale alle 18 famiglie.

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