Lavoro: Colecchia, le famiglie soffrono. Le imprese potrebbero fare di più
Il Segretario della Cisl commenta il report della Regione
CISL PUGLIA -
“L’avvio, con dati certi, dell’Osservatorio Mercato del lavoro della Regione Puglia offre una buona opportunità per accompagnare l’analisi e la verifica delle iniziative messe in campo ma anche di individuarne di nuove”. E’ questo il giudizio sul report presentato stamattina dall’assessore Caroli del Segretario generale della Cisl di Puglia Basilicata, Giulio Colecchia, il quale aggiunge che “la lettura delle statistiche ci offre un panorama non confortante per la Puglia, neanche nella prospettiva. La crescita dei disoccupati censiti rappresenta la chiara dimostrazione di una crisi che sta sconvolgendo le famiglie, i cui componenti sono costretti, oggi, a mettersi tutti disperatamente alla ricerca di lavoro. Quindi soprattutto giovani studenti, universitari, casalinghe si sono riscritti al collocamento pubblico non solo con la speranza di potere agganciare qualche opportunità lavorativa ma anche per potere entrare tra i beneficiari di politiche di sostegno alla disoccupazione. Il dato evidente dell’impoverimento delle famiglie pugliesi costituisce la certezza con la quale bisogna confrontarsi”. Secondo il Segretario della Cisl il saldo positivo (+ 67.586 unità) che appare tra contratti nuovi e quelli cessati non può essere valutato con eccessivo ottimismo perché ha indicato una considerevole preponderanza dei contratti a termine (73%), lasciando a tempo indeterminato solo il 19% ed una risibile quantità di contratti di apprendistato (3%)”. Secondo Colecchia “tutto ciò rappresenta da un lato un forte indebolimento della durata occupazionale per tantissima gente e dall’altro evidenzia come le aziende pugliesi, nonostante la soffocante crisi, conservino ancora un consistente potenziale produttivo e di domanda di lavoro. C’è da chiedersi, quindi, – sottolinea il Segretario – se invece di limitarsi a batter cassa al bancomat dei fondi strutturali, il sistema delle imprese organizzato non debba mettere in campo un progetto più ampio fondato sulla cooperazione e la realizzazione di reti tra le stesse aziende”. “Ancora una volta – conclude il Segretario della Cisl – un progetto di sviluppo per la Puglia è la risposta alla crisi, un progetto che non sia fatto solo di ‘dichiarazione di impegni’ ma si condensi in ‘impegni praticati” da parte di tutti”.