Verifiche della Regione sulla Asl tarantina: Cisl Fp, restiamo perplessi
CISL PUGLIA -
Assistiamo perplessi alla verifica e successiva valutazione che la Regione Puglia ha effettuato sugli obiettivi assegnati al Direttore Generale - ASL TA – Dott. Fabrizio Scattaglia. Ciò che desta perplessità delle valutazioni negative è che, paradossalmente, proprio questa Organizzazione Sindacale aveva contestato al manager le decisioni assunte dallo stesso proprio in ossequio ai diktat regionali. Ci riferiamo, in primis, alla decisione di “chiudere” gli Ospedali di Massafra e Mottola, decisione impopolare per il Direttore Generale, dolorosa per il territorio, appare attuata da tempo. Salvo, oggi, scoprire che proprio l’obiettivo n. 1 “Attuazione della programmazione regionale in materia di rete ospedaliera” risulta non raggiunto. Parimenti incomprensibile è la “bocciatura” relativa all’obiettivo n. 2 “Applicazione nuove disposizioni normative ed amministrative in materia di accordi contrattuali e tetti di spesa per strutture sanitarie private accreditate in regime di ricovero…..”, bocciatura che non si comprende atteso che ci risulta, la normativa in argomento sia stata attuata con esclusione di una sola struttura, causa l’esistenza di annose problematiche ben note agli uffici della Regione. Ancora più incomprensibile è la constatazione all’obiettivo n. 5 “Adeguamento alle linee guida regionali in materia di prestazioni sanitarie aggiuntive…”. Atteso che risulta a questa Organizzazione Sindacale che le prestazioni in argomento, da contenersi nel limite assegnato dalla Regione siano state contenute nei limiti previsti. Ma la sorpresa più grande riguarda il mancato raggiungimento dell’obiettivo n. 7 “Adeguamento alle linee guida Regionali in materia di revisione dei parametri minimi per l’identificazione delle strutture organizzative (semplici, complesse, dipartimenti)”. I Dipendenti della ASL TA hanno subito sulla loro pelle le decisioni impartite con la delibera di Giunta Regionale n. 1388 assai tempestivamente attuata dal Dott. Scattaglia che ha drasticamente ridotto il numero delle strutture complesse e semplici, che è stata strenuamente, ma, inutilmente, contestate da tutte le OO.SS. Quel che non si comprende è la ratio sottesa ad una valutazione che penalizza il manager che ha attuato, con obiettive difficoltà e non senza contestazioni, gli indirizzi impartiti proprio dalle strutture regionali. Non si comprende e, soprattutto, pone questa Organizzazione Sindacale nell”imbarazzo” di dover difendere un Direttore Generale le cui decisioni sono state da questa stessa Organizzazione Sindacale duramente contestata. Imbarazzo che, tuttavia, in virtù dell’onestà intellettuale che ci contraddistingue non può lasciarci silenti e che ci induce a riflettere sulle reali motivazioni che possono aver condotto a questa strana bocciatura. Quella stessa onestà intellettuale che ci porta a chiedere alla Regione se un territorio così compromesso e leso come quello jonico, non meriterebbe dalle Istituzioni Regionali un’attenzione particolare, scevra da condizionamenti politici, ma piuttosto seriamente ispirata ai bisogni della collettività ci porta a chiedere alla Regione, nel caso specifico, particolare attenzione e vicinanza per coloro i quali ai vertici della Sanità Jonica sono costretti ad operare in una realtà fortemente complessa. Un maggior apprezzamento per coloro che hanno il coraggio di operare scelte anche difficili.