Macroregione Adriatico-Ionica: Cisl, carta vincente per tutto il Paese
Contribuisce a garantire che le frontiere non diventino barriere
CISL PUGLIA -
“Nei prossimi sette anni dobbiamo ridisegnare lo sviluppo della fascia adriatico-ionica del Paese, fascia che manifesta molte coerenze sul piano economico, culturale, sociale e produttivo con grande opportunità. Legare queste opportunità può essere una carta vincente non solo per le regioni di questa area ma per tutto il Paese”. E’ il Segretario generale della Cisl di Puglia Basilicata, Giulio Colecchia, ad illustrare il ‘leitmotiv’ della giornata seminariale che si è svolta oggi a Bari durante il workshop “Nuove direttrici di sviluppo. L’Adriatico e lo Ionio incontrano l’Europa”. Il tema raffigura la strategicità della posizione geo-politica della Puglia e della Basilicata, “stagliate” nel centro del Mediterraneo, crocevia tra Adriatico e Ionio, ponte tra l’occidente e l’oriente. Questa posizione, secondo la Cisl, è un dato immutato ed immutabile. “Le grandi sfide dell’Europa e dei paesi membri – aggiunge Colecchia – sono legate alla Strategia Europa 2020 e riguardano nel prossimo futuro proprio la crescita: inclusiva, innovativa, sostenibile”. La cooperazione territoriale, infatti, “contribuisce a garantire che le frontiere non diventino barriere, avvicina gli europei tra loro, favorisce la soluzione di problemi comuni, facilita la condivisione delle idee e delle buone pratiche ed incoraggia la collaborazione strategica per realizzare obiettivi comuni”. Quindi la strategia macroregionale è una forma di rafforzamento del beneficio che deriva agli Stati membri dalla loro cooperazione. In apertura dei lavori il Segretario aggiunto della Cisl di Puglia Basilicata, Nino Falotico, aveva parlato di “occasione importante per rilanciare una nuova cultura per evitare gli errori del passato nella utilizzazione dei fondi comunitari. In un periodo di grande crisi come quello che stiamo vivendo è necessario far corrispondere agli investimenti un risultato, evitando gli sperperi degli ultimi anni: insomma evitare che si riduca tutto in ‘tanta spesa, poca resa’”. “La scommessa della strategia macroregionale – ha spiegato Ivana Sacco del Dipartimento Politiche di Sviluppo e Coesione del ministero per la Coesione Territoriale – dipende da noi. Adesso il processo è avviato, c’è appena stato ad Atene il convegno di chiusura della consultazione pubblica tra gli stakeholder, dove sono stati affinati i contenuti dei quattro pilastri che faranno parte della strategia: quindi cominceremo a lavorarci”. Nel corso della giornata seminariale della Cisl si sono susseguiti gli interventi dei numerosi ospiti pugliesi e lucani che hanno sottolineato la necessità di guardare alla nuova programmazione dei fondi comunitari in maniera condivisa e con progettualità comuni. Sull’argomento le conclusioni sono state affidate al Segretario confederale Luigi Sbarra il quale ha osservato quanto “il progetto della macroregione Adriatico-Ionica rappresenta una formidabile e innovativa strategia di integrazione nazionale ed internazionale insieme ad una concreta opportunità di crescita e sviluppo. Puntare alla modernizzazione delle infrastrutture materiali ed immateriali, rafforzare le reti di trasporto – ferrovie e strade, porti ed aeroporti – riscoprendo le vie del mare come direttrici di sviluppo, significa favorire una più rapida circolazione di persone e mezzi creando le condizioni per la crescita ed il lavoro”.