Vertenza Telecom in Puglia: sindacati di categoria, 328 lavoratori a rischio
FISTEL - Il Sindacato pugliese con l’iniziativa odierna intende denunciare il comportamento scorretto di Telecom Italia che in settore strategico ed evoluto, quale quello informatico, intende disfarsi di 313 unità a Bari e 15 a Foggia.
Complessivamente 328 lavoratori in gran parte formatisi nelle facoltà di Ingegneria e Informatica di Puglia, un gruppo di lavoro che dovrebbe rappresentare le eccellenze professionali per ogni azienda, con una età media di 42 anni ed una significativa presenza di personale femminile, abbandonate e scaricate in un contenitore senza alcuna garanzia di sviluppo, di investimento e di mantenimento del posto di lavoro.
Dopo lo sciopero nazionale di 8 ore del 23 marzo u.s., la proclamazione dello stato di agitazione del settore Information Tecnology di Telecom, il sindacato regionale di categoria ha proclamato un ulteriore sciopero per il giorno 29 aprile in occasione della assemblea degli azionisti che si terrà a Rozzano (Mi).
Per il sindacato pugliese non è con la politica dei tagli che si possono risolvere i problemi di Telecom, bensì attraverso vere strategie industriali ed investimenti, ed in particolare nel settore informatico, settore in cui l’azienda ha preferito utilizzare laute consulenza esterne a discapito delle professionalità e potenzialità dei propri lavoratori.
Significativa la presenza su tutto il territorio nazionale di circa 500 consulenti esterni, a cui si affidano da sempre e ripetutamente le attività di esercizio, che di fatto accrescono il valore del costo del lavoro in azienda, arricchendo i gruppi dirigenti del settore attraverso obiettivi di produttività
Riteniamo che non si possano scaricare sempre sui lavoratori le inefficienze del Management aziendale che in tutti questi anni non ha saputo gestire efficacemente le risorse a disposizione, risorse altamente professionalizzate, preferendo raggiungere obiettivi manageriali di produttività per remunerare loro stessi.
Ciò vale per l’Informatica come nel resto di Telecom Italia.
Una Telecom che in Puglia a metà degli anni 90 vedeva la presenza di 6000 addetti ridotti, oggi, a 2300 lavoratori, su cui ricade la riduzione dei 328 addetti informatici e dei ulteriori 300 unità previsti dalla gestione del piano industriale 2010-2012.
Per queste ragioni le Confederazioni e le Federazioni di categoria regionali pugliesi unitariamente intendono coinvolgere sia l’opinione pubblica che tutte le forze politiche ed istituzionali del territorio a supporto di una vertenza difficile e complicata, a difesa dei livelli occupazionali del nostro territorio e a tutela degli interessi dei lavoratori coinvolti.