Vertenza Telecom in Puglia: i sindacati confederali in campo per tutelare i lavoratori di un settore in pieno sviluppo

CISL PUGLIA - Le segreterie confederali dei sindacati regionali, che stamane hanno partecipato all’incontro con la stampa insieme alle categorie delle telecomunicazioni, condannano l’atteggiamento della Telecom che innanzitutto colpisce i lavoratori del settore informatico.
“E’ necessario il coinvolgimento della Regione – osserva il Segretario regionale Teodoro Di Maria della Cisl di Puglia – che non può ritenersi estranea alla vertenza che coinvolge oltre 300 lavoratori pugliesi che si aggiungono agli oltre 4 mila che negli ultimi dieci anni sono fuoriusciti da Telecom in Puglia. Oggi stesso – aggiunge Di Maria – parte la richiesta alla task force regionale per l’apertura di un tavolo di confronto al fine di concordare un percorso che allontani i rischi di ulteriori perdite di posti di lavoro in Puglia e dia garanzie occupazionali stabili”.
“La scelta di Telecom colpisce due volte la Puglia – commenta Nicola Affatato della segreteria regionale della Cgil – da un lato perché opera un taglio occupazionale ingiusto che crea difficoltà a centinaia di lavoratori e alle loro famiglie, dall’altro perché colpisce un settore, quello della telematica, dell’informatica e della telefonia, in cui il sistema Regione/Enti locali sta puntando molto con la legge sui Distretti produttivi e con le Aree Vaste. E’ una grande contraddizione – conclude Affatato – che in questa fase di sviluppo che si sta realizzando faticosamente, Telecom punti a ‘dismettere’ un settore così strategico”.
“Da lunedì prossimo 300 famiglie pugliesi entrano nella precarietà – è lo sfogo delle Rsu aziendale, che incalzano – oggi siamo in sciopero perché a fronte di compensi milionari intascati dai manager Telecom, l’azienda non ha alcuna difficoltà a lasciare a casa dei lavoratori”.