Mucafer: Feneal-Filca-Fillea, ammortizzatori sociali per le 140 maestranze

CISL PUGLIA -

Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Foggia esprimono forte preoccupazione per lo stato di crisi del settore edile che, negli ultimi mesi, continua a registrare un grave calo in tutti gli indici economici e sociali, vivendo un dramma senza fine.  In particolare, nelle ultime settimane, si sono aggiunte le crisi d’importanti realtà produttive come quella della Rabbiosi S.p.A., che opera nel cantiere Alta capacità Foggia –Bovino, e quella della Cooperativa Mucafer con i suoi circa 140 lavoratori. Per quest’ultima, si è in attesa ormai da settembre 2013 del decreto per l’ammissione alla Cassa Integrazione Straordinaria.  A tal fine, il 20 febbraio scorso, le segreterie territoriali di Feneal, Filca e Fillea si sono recate, in occasione della firma un’altra CIGS per la Escalcementi Buzzi, al Ministero del Lavoro per sollecitarne l’approvazione. I sindacati hanno altresì tenuto diverse assemblee presso la Coop. Mucafer, confrontandosi sul difficile percorso di concordato preventivo, introdotto con la nuova normativa, che ha congelato tutti i crediti dei lavoratori, alla data del 5 dicembre 2013. Una situazione preoccupante che ha portato all’impossibilità di percepire le retribuzioni maturate, alla quale si è sommato il ritardo da parte del Ministero. Dal Ministero del Lavoro è stato riferito che ormai i tempi per l’approvazione di una CIGS si aggirano sui sette mesi, visto il numero esorbitante di richieste pervenute da tutte le parti di Italia; indice di una crisi che, seppur oggi registra una crescita dello 0,1 di PIL, non si traduce in nessun posto di lavoro. I sindacati sono sempre più preoccupati per la continua emorragia occupazionale di un territorio come quello di Manfredonia che, dopo la crisi di diverse aziende come l’INSIDE, soffre ora più di tutti il disagio strutturale di un intero sistema di sviluppo. Per questi motivi, le segreterie territoriali di Feneal, Filca e Fillea chiedono la massima celerità nell’approvazione degli ammortizzatori sociali da parte degli enti preposti, in quanto sono l’unica fonte di reddito per i lavoratori che stanno vivendo in prima persona difficoltà senza precedenti.