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8 marzo: Fumarola, molti annunci e poca concretezza


8 marzo: Fumarola, molti annunci e poca concretezza

CISL PUGLIA -

L’8 marzo ripropone anche quest’anno questioni irrisolte nel nostro Paese, dove le politiche di genere risultano più enunciate che rese concrete e dove la penalizzazione delle donne rischia di polarizzarsi come esclusiva materia di contenzioso politico e non già come occasione di misure  varate e chiaramente rese esigibili. E’ il caso dei tassi di occupazione femminile, meno del 50% (inferiore al dato europeo) contro l’oltre 70%  dei maschi e della difficoltà strutturale del nostro sistema-Paese di non consentire alle donne, in stragrande maggioranza scolarizzate, di farsi strada  nei livelli di responsabilità anche apicali, così degradando il concetto di pari opportunità a slogan vacuo e in non pochi casi offensivo. Queste penalizzazioni risultano aggravate, se possibile, dalle note di cronaca che parlano della violenza sulle donne, con una tale ed incalzante quotidianità da far  rasentare  una sorta di rigetto nel buon senso comune,  come di rassegnazione cioè, quasi si trattasse di una ineluttabilità della storia. Invece deve manifestarsi e rafforzarsi la coscienza comune contro questo degrado valoriale dei rapporti interpersonali e, a volte, anche dei sentimenti familiari laddove il fenomeno viene particolarmente osservato e dove in casi estremi si assiste al dramma  del femminicidio. Prevenzione, dunque, politiche di welfare mirate alla famiglia, cultura delle pari opportunità implementata a partire dalla scuola, a tutti i suoi livelli, dalla comunicazione sociale, dalla crescita economica e dai conseguenti posti di lavoro in cui trovino accesso uomini e donne, dall’attivazione di servizi per l’infanzia al fine di favorire ed incoraggiare  la maternità – altro vulnus dell’Italia, nel panorama europeo -  e non ultimo dalla riscoperta e rilancio dei valori di solidarietà, di partecipazione, di condivisione, di corresponsabilità. Nel Mezzogiorno, in particolare, le complessità sociali, culturali, occupazionali, appaiono storicamente amplificate  e, come tali, necessitano di un approccio ancora più deciso ed incisivo. E’ per questo che la Cisl Taranto Brindisi insiste affinché, fermi restando l’auspicato ruolo positivo che deve dimostrare il nuovo Governo nazionale e la rinnovata capacità di spesa dei Fondi Europei   finalizzati ad azioni di sistema per le Regioni in Obiettivo Convergenza, come la Puglia, i soggetti locali della concertazione – Enti Locali, Imprese, Sindacati, Associazionismo produttivo … - rilancino la propria azione. Un’azione efficace, diretta alla valorizzare le nostre peculiarità territoriali a cominciare da quelle vere e proprie direttrici dello sviluppo costituite da Industria, Agricoltura e Agroindustria, Portualità, Welfare, puntando in tal modo ad una occupazione aggiuntiva e ad una inclusione sociale, maschile e femminile, che solo qui può essere decisa ed attuata. La Cisl Taranto Brindisi, intanto, rilancia la scelta della Confederazione di dedicare la Giornata internazionale delle Donne 2014 all’“Emergenza Mali: educazione alimentare per donne e bambini” e fa proprio l’impegno, che è rivolto a tutti,  di puntare al dimezzamento entro il prossimo 2015 del numero delle persone nel mondo in estremo stato di povertà e che soffrono la fame.

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