Biagi: Bonanni, "Voleva dare più tutele e garanzie ai precari"
Così la Cisl a 12 anni dal 'barbaro assassinio' del giuslavorista
CISL PUGLIA -
"Marco Biagi rimane per la Cisl un punto di riferimento culturale, uno stimolo a batterci con coerenza e determinazione contro la precarietà dei giovani e per le necessarie riforme del mondo del lavoro". Lo sottolinea il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "A distanza di 12 anni dal suo barbaro assassinio, la lezione di Marco Biagi è estremamente attuale ed in parte inattuata. Al contrario di quanto sostenevano i suoi detrattori politici ed i suoi assassini, Biagi voleva regolare meglio il mercato del lavoro per dare più tutele e più garanzie ai giovani. Grazie alla legge che porta il suo nome abbiamo regolarizzato a tempo indeterminato migliaia di giovani co.co.co. nei call center ed in tantissime aziende pubbliche e private. Questa è la realtà che bisognerebbe spiegare ai giovani nelle scuole e nelle aule universitarie. Biagi si batteva con convinzione e realismo contro la precarietà nel mercato del lavoro e contro tutte quelle forme "pirata" di sfruttamento che sono proliferate in questi anni come le false partite iva, i co.co.pro, i co.co.co. della pubblica amministrazione, gli associati in partecipazione che rendono i giovani schiavi di un sistema omertoso e vessatorio. Ecco perché la Cisl intende continuare proprio nel nome di Marco Biagi questa battaglia per cambiare il mercato del lavoro e costringere le aziende a regolarizzare tutte queste forme anomale e camuffate di lavoro dipendente. Il vero problema dei giovani è questo, non i contratti a termine".
Così la Cisl a 12 anni dal 'barbaro assassinio' del giuslavorista
"Marco Biagi rimane per la Cisl un punto di riferimento culturale, uno stimolo a batterci con coerenza e determinazione contro la precarietà dei giovani e per le necessarie riforme del mondo del lavoro". Lo sottolinea il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "A distanza di 12 anni dal suo barbaro assassinio, la lezione di Marco Biagi è estremamente attuale ed in parte inattuata. Al contrario di quanto sostenevano i suoi detrattori politici ed i suoi assassini, Biagi voleva regolare meglio il mercato del lavoro per dare più tutele e più garanzie ai giovani. Grazie alla legge che porta il suo nome abbiamo regolarizzato a tempo indeterminato migliaia di giovani co.co.co. nei call center ed in tantissime aziende pubbliche e private. Questa è la realtà che bisognerebbe spiegare ai giovani nelle scuole e nelle aule universitarie. Biagi si batteva con convinzione e realismo contro la precarietà nel mercato del lavoro e contro tutte quelle forme "pirata" di sfruttamento che sono proliferate in questi anni come le false partite iva, i co.co.pro, i co.co.co. della pubblica amministrazione, gli associati in partecipazione che rendono i giovani schiavi di un sistema omertoso e vessatorio. Ecco perché la Cisl intende continuare proprio nel nome di Marco Biagi questa battaglia per cambiare il mercato del lavoro e costringere le aziende a regolarizzare tutte queste forme anomale e camuffate di lavoro dipendente. Il vero problema dei giovani è questo, non i contratti a termine".
fonte www.cisl.it