Isee: Cisl, gli operatori del Caf si adeguano alla riforma
CISL PUGLIA -
A quindici anni dalla sua introduzione l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) viene completamente riformato. Si è infatti da poco concluso l’iter di approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che lo regolamenta e presto tutti gli enti che riconoscono prestazione sociali agevolate (comuni, università ecc.) dovranno adeguarsi alla nuova normativa. Un grande impegno attende anche gli operatori del Caf Cisl di Lecce al fine di rispondere in modo sempre più qualificato agli utenti affinché possano utilizzare al meglio il nuovo strumento. Ma quali sono le novità e cosa cambia con il nuovo ISEE? Lo hanno spiegato nel dettaglio Alessandro Geria e Lorenzo Lusignoli – del Dipartimento Politiche Sociali della Cisl- insieme al Segretario Nazionale Confederale Piero Cerrito durante la giornata di studio organizzata nei giorni scorsi dalla Cisl di Lecce alla quale hanno partecipato numerosi addetti ai lavori oltre ai segretari di categoria e dirigenti Cisl. A seguire, nel pomeriggio, l’incontro organizzato unitamente all’Anci Puglia su “ISEE - Welfare: le scelte di equità degli Enti Locali” cui hanno preso parte i referenti dei comuni e degli ambiti sociali della provincia. Ha aperto i lavori Ada Chirizzi, segretario territoriale Cisl Lecce. “Le novità del nuovo ISEE - ha detto Chirizzi - ne migliorano la capacità selettiva, con un’attenzione specifica alle tipologie familiari con carichi particolarmente gravosi, valorizzando la componente patrimoniale e permettendo la differenziazione dell’indicatore per le diverse tipologie di prestazioni richieste: prestazioni sociali agevolate, prestazioni rivolte ai minori, a persone con disabilità e ai non autosufficienti”. In un momento come quello attuale - prosegue Chirizzi- che vede bisogni crescenti e sempre più complessi a fronte di un processo di impoverimento di una fetta sempre più ampia della popolazione e di una drastica riduzione delle risorse pubbliche, credo sia ben evidente quale rilevanza assuma la rafforzata capacità del nuovo strumento di garantire maggiore equità e di misurare le effettive condizioni economiche dei richiedenti prestazioni sociali”. Sono sempre di più le famiglie salentine il cui reddito complessivo annuo si attesta entro i 15.000 euro, ben al di sotto della media nazionale. “Con il nuovo ISEE cambia il modo in cui si verifica la condizione economica di una famiglia – ha spiegato Cerrito- per accedere alle prestazioni sociali agevolate. Inoltre il nuovo sistema introduce una serie di controlli incrociati. Un’altra novità è quella che verrà fatta una verifica sul patrimonio immobiliare e mobiliare, determinando una situazione più vera ed equa della situazione economica del nucleo familiare. E come sindacato dobbiamo prepararci a rispondere adeguatamente ad una grande platea che avrà una domanda sociale sempre più ampia. In questa fase il lavoro degli operatori dei Caf è strategico, considerata la complessità della nuova normativa. L’operatore avrà un ruolo sempre più delicato e rilevante poiché raccoglierà le informazioni sulla famiglia, sui redditi, sull’assistenza, sulle spese mediche e pertanto sarà chiamato a fornire indicazioni precise e nel pieno rispetto della normativa vigente”.