FeLSA Cisl di Puglia, prima riunione del sindacato dei lavoratori atipici e autonomi per dare voce alle nuove tipologie contrattuali

CISL PUGLIA - Le cifre dicono chiaro che i lavoratori cosiddetti ‘flessibili’ così come le ‘partite Iva’ sono cresciuti più di coloro i quali hanno un rapporto di lavoro dipendente, e la crisi non esclude, anzi ne accentua, le difficoltà economiche. Soprattutto i giovani, come ricordano le recenti indagini dell’Istat e di Bankitalia, sono quelli che pagano di più i costi di questo difficile momento: a marzo 2010 in Puglia il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il 32,6%.
A loro la Cisl si rivolge dando vita, all’interno della regione Puglia ed in ogni provincia, ad un sindacato di categoria che organizza le nuove figure emergenti del mercato del lavoro, dai co.co.pro agli autonomi, a quelli in partecipazione, fino ai gestori di stazioni di rifornimento carburanti, edicolanti, ambulanti ed a tutti i possessori di partita Iva.
Alla prima riunione del Consiglio generale della FeLSA (Federazione lavoratori somministrati atipici ed autonomi) in Puglia hanno partecipato il leader della FeLSA nazionale, Ivan Guizzardi, i vertici regionali della federazione Domenico Guastamacchia e Giovanni D’Elia e il Segretario generale della Cisl pugliese, Giulio Colecchia il quale ha osservato che si tratta “dell’avvio di una fase nuova nell’impegno della Cisl regionale verso il mondo del lavoro che è profondamente cambiato e che, a fianco dei tradizionali lavoratori, ha visto crescere nuove figure professionali e nuove tipologie contrattuali. Dal lavoro autonomo al lavoro a tempo a quello delle professioni – aggiunge – è partita forte la richiesta di nuove modalità di rappresentanza che in particolare la Cisl, proprio per la sua caratterizzazione autonoma e contrattuale, può offrire”.