Incidente sul lavoro all'Ilva: Fim, recuperare i ritardi sulla sicurezza
FIM | - "Dopo una serie troppo frequente di rischiosi incidenti e dopo mesi in cui continuiamo a sollecitare l'azienda affinché si ristabilisca una più forte azione di prevenzione, la morte di un lavoratore è ancor più inaccettabile''. Lo sottolineano in una nota congiunta i segretari nazionale e generale di Taranto della Fim Cisl, Marco Bentivogli e Mimmo Panarelli, commentando la notizia della morte del 54enne operaio Angelo Iodice, dell'appalto Ilva, rimasto schiacciato da un carrello nel reparto Acciaieria 1 mentre riparava i binari. "Da mesi - aggiungono i rappresentanti sindacali - chiediamo una gestione industriale dello stabilimento che recuperi i ritardi sulla manutenzione, sulla sicurezza e sul funzionamento stesso dello stabilimento''. Bentivogli e Panarelli ricordano che "lo scorso 27 agosto, a tarda sera, in questo reparto è deragliato un carro siluro provocando la fuoriuscita di circa 200 tonnellate di ghisa. Il rovesciamento della ghisa incandescente, a 1600-1800 gradi di temperatura, aveva quindi fatto fondere i binari e reso impraticabile la zona. La Global Service stava ora lavorando proprio al ripristino di questi binari".
Fonte Ansa