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Emergenza alluvione: prioritari il riassetto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio


Emergenza alluvione: prioritari il riassetto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio

CISL FOGGIA | - I drammatici eventi climatici di questi giorni, con il carico di distruzioni e perdite umane che hanno determinato, impongono a tutti, ciascuno nelle proprie competenze, una grande responsabilità dell'agire, rifuggendo da qualsiasi autocommiserazione o comodi scaricabarile. Occorre infatti interrogarsi seriamente sul perché dell'accaduto e sul cosa fare perché non si ripeta con tale forza dirompente. Come tante altre parti d'Italia, il Gargano è l'ultima vittima di modalità anomale - per intensità e frequenza- del livello di precipitazioni, che si abbattono su territori, privati nel corso degli anni delle loro difese naturali da modalità di costruzione aggressive e che sono ormai incapaci di difendersi da violenze climatiche inusitate. E’ il caso della piana di San Giovanni Rotondo, o delle costruzioni a ridosso della montagna di San Marco in Lamis, simili in questo ad altre realtà territoriali colpite da devastazioni per il mancato rispetto del territorio. Così come vi sono costruzioni realizzate a Peschici e Rodi a ridosso di canali, che impediscono il naturale deflusso delle acque. L'indispensabile opera di intervento che occorre attivare, a vari livelli, non può pertanto prescindere dal fare i conti con questa realtà, ponendosi come problema prioritario la messa in sicurezza del territorio ed il suo riassetto idrogeologico, sia impedendo il prodursi di ulteriori danni che intervenendo per rimuovere quelli in essere. Un obiettivo che da tempo Cgil Cisl UIL di Foggia - come nel resto del Paese - chiedono diventi il cuore di un opera di risanamento per rilanciare lo sviluppo. Lo abbiamo posto nei vari confronti con la Provincia, chiedendo che su questo fossero concentrati i lavori di pubblica utilità in cui impiegare i percettori di sostegno al reddito, nonché fossero orientate, per quanto compatibile, le risorse del Programma regionale di Garanzia Giovani. Lo chiederemo in particolare ai Comuni dell'area interessata nei confronti dei quali intendiamo attivarci, perché a loro compete l'onere più diretto di vigilare sul rispetto del territorio.  Da ora in avanti, con loro è possibile dar vita ad una progettazione che attivi i cantieri e le relative risorse definiti con la Regione a luglio per promuovere l'occupazione, e che oggi più che mai possono essere un primo strumento di intervento da indirizzare su questo obiettivo. C'è un gran lavoro da fare, per tutti. Noi siamo in campo, per farlo insieme a tutti, nel rigore degli obiettivi.

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