Politiche industriali in Puglia: i sindacati presentano un documento unitario sul sistema produttivo regionale
Cgil, Cisl, Uil: la crisi ha allargato ancor di più la forbice dello sviluppo della Puglia verso il resto del Paese
CISL PUGLIA - Il sistema produttivo della Puglia, al pari di quello nazionale, continua a risentire gli effetti della crisi tant’è che, nell’anno 2013 e nel primo semestre del 2014, è proseguita la fase recessiva che si è caratterizzata con la cessazione dell’attività di molte imprese in vari settori merceologici e del sistema manifatturiero. Allo stesso modo si è ridotto il grado di utilizzazione degli impianti che dal 71% del 2012, si è attestato ad appena il 67% nel 2013. Tale situazione ha provocato ulteriori riduzioni degli occupati che potrebbero continuare ad accentuarsi, se si tiene conto delle migliaia di lavoratori collocati in CIG (ordinaria, straordinaria e in deroga) che hanno scarse possibilità di rientro al lavoro. La crisi ha allargato ancor di più la forbice dello sviluppo dell’Italia verso i Paesi della UE e del Mezzogiorno, e, della stessa Puglia, verso il resto del Paese. Una difficoltà resa più acuta sia dai vincoli imposti dall’Europa con il patto di stabilità, che dalla drastica riduzione degli investimenti pubblici e privati, nonché dalla riduzione della spesa pubblica ordinaria e dal crollo dei consumi.
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