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Province: Fumarola, fare rete tra quelle di Brindisi, Taranto e Lecce è una buona visione di futuro


Province: Fumarola, fare rete tra quelle di Brindisi, Taranto e Lecce è una buona visione di futuro

CISL TARANTO BRINDISI | - La Cisl Taranto Brindisi ha apprezzato l’iniziativa del neo Presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno di incontrare, sabato 15 novembre, i colleghi Presidenti delle Province di Taranto Tamburrano e di Lecce Gabellone, per rilanciare l’idea di “fare rete” ovvero ricominciare a ragionare in maniera comune e condivisa sul futuro di territori che, nei confronti dello Stato e della Regione Puglia, sono in forte credito. E lo sono, in particolare, sui versanti dell’infrastrutturazione (ex Piano per il Sud – Puglia Corsara …) e del sostegno finanziario ad una progettualità vertenziale di sviluppo diversificato socio-economico-produttivo, per la valorizzazione delle rispettive peculiarità. Tra le iniziative da assumere, senza ulteriori indugi, quelle per la compiuta esigibilità dei finanziamenti già assegnati per la realizzazione di opere viarie comuni a suo tempo giudicate strategiche, per rendere definitivamente attrattiva l’intera area e vincere la sfida della mobilità sostenibile. E che dire dell’ancora mancata valorizzazione delle zone interne in particolare quelle a vocazione turistica e ricettiva e del mancato completamento delle opere già cantierizzate o in parte realizzate nel settore della logistica? Ma fare rete, nel medio-lungo termine, s’impone anche nei settori comuni della portualità e della retroportualità, tra sistemi aeroportuali e universitari, turistici, dei beni culturali, dei comparti agricolo e agroalimentare, al contempo intercettando il flusso dei Fondi Strutturali Europei relativi alla nuova programmazione 2014-2020. Sistemi, che nel fare rete appunto, devono poter sviluppare le proprie potenzialità e vocazioni senza mai confliggere. La Cisl Taranto Brindisi, avendo unito i due territori delle province, valuta positivamente ogni iniziativa utile ad attivare sinergie istituzionali, nel caso specifico tra i territori Brindisi-Taranto-Lecce e ad innervare tali sinergie con un dialogo che consenta a tutti i soggetti della rappresentanza sociale, imprenditoriale, dell’Associazionismo produttivo, della cultura, dell’Università, delle Agenzie educative, di agire contestualmente rispetto ad un disegno organico e cooperativo di sviluppo sostenibile, come strategia vincente che potrà consentire a questa nostra parte di Mezzogiorno che non è né povera né residuale geograficamente di sanare le tantissime criticità e, persino, di proporsi come modello per altre aree del Sud in ritardo di sviluppo. Ricordiamo che non siamo all’anno zero. Disconoscerlo non renderebbe merito a quanti, nelle Istituzioni, nel sindacato, nel mondo produttivo, si sono già spesi in queste direzioni negli ultimi anni e continuano a spendersi, per consentire alle nostre comunità di rinfrancarsi confermando modelli concertativi già strutturati i cui esiti di successo, però, dipenderanno solo da noi se vogliamo veramente che il nostro sviluppo non venga più deciso in modalità etero dirette. Ecco, dunque, per quanto riguarda Taranto, rilanciare come dichiarato dal Presidente Tamburrano  l'azione della Consulta territoriale per lo sviluppo sostenibile a suo tempo costituita presso la Provincia, che produsse la Nuova Vertenza Taranto,  al pari del Comitato Provinciale per l'Economia e il Lavoro che produsse il Patto per Brindisi per politiche di rilancio del territorio, attraverso una serie di proposte finalizzate a renderlo competitivo e attrattivo per le Imprese, che il Presidente Bruno vuol riattivare. Queste possono essere prime risposte concrete per l'identificazione dei luoghi dell'elaborazione e condivisione delle strategie di sviluppo. Subito dopo, però, ci aspettiamo che tutti i soggetti in campo, a cominciare dagli Enti Locali, esercitino in autonomia il proprio ruolo di rappresentanza generale e particolare ed avviino concretamente tutti i cantieri, considerando anche apposite clausole sociali per quei lavoratori espulsi dai processi produttivi, implementando anche nuova occupazione. L'individuazione di progetti comuni, modalità e volontà di realizzarli deve approdare ad una sintesi, di visione di futuro capace di andare oltre il superamento delle stesse Province e di rafforzare in tutti il senso di appartenenza ad un’area sub regionale che riuscirà a progredire, in modo armonioso, solo se saprà esercitare cooperazione, condivisione, corresponsabilità.

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